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Il biodigestore costruito da Power Crop a Russi nel polo energetico che dovrebbe sorgere sulle ceneri dell'ex zuccherificio Eridania è pronto per essere allacciato alla rete Enel, ma non può concludere le procedure tecniche e partire. Il motivo è puramente burocratico e, se vogliamo, molto all'italiana.
Una volta arrivati all'ultima fase di questa parte del progetto, Power
Crop aveva chiesto di completare l'impianto rendendolo funzionante. La
risposta di Regione, Provincia e Comune è stata chiara, come legge
impone: l'impresa del gruppo Maccaferri deve fare uno screening e una
procedura ad hoc, visto che la Valutazione di impatto ambientale (Via) è
stata rilasciata su tutto il progetto e quindi sul polo energetico
integrato che comprende biomasse, fotovoltaico e biodigestore. «Il
cantiere è quasi finito e Power Crop ha chiesto di allacciare l'impianto
- spiega il sindaco Sergio Retini -, ma il Via che hanno ottenuto è
unico e per questo serve una nuova valutazione per cui ci vogliono dai
60 ai 90 giorni. Per questo l'azienda ha desistito, almeno per il
momento. Insomma non cambia nulla: al massimo non si accorciano i tempi
per una parte del progetto». L'ultima settimana di marzo è attesa la
sentenza sul ricorso per l'intero progetto. «Sono fiducioso che sia
stato fatto tutto correttamente - conclude il sindaco -. Il cantiere è
aperto e i lavori continuano. Spero che si risolva tutto positivamente».
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