Giorno della memoria, gli appuntamenti tra Ravenna e Faenza

Romagna | 27 Gennaio 2017 Cronaca
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A Faenza il «Giorno della Memoria» dura in realtà due settimane: iniziato martedì 17, si concluderà il 31 gennaio, pur vedendo sempre come «fulcro» le manifestazioni del venerdì 27 - anniversario della Liberazione di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa -, che anche quest’anno si svolgeranno presso il suggestivo, restaurato tempietto sul Lungofiume «Amalia Fleischer», con deposizione di allori da parte delle autorità comunali, intervento di Cesare Moisè Finzi e letture di studenti della scuola primaria Carchidio (ore 11.30). Nella serata di venerdì 27, alle 21, la sala del Consiglio Comunale vedrà l’evento forse più importante, la presentazione del libro di Matteo Marani Il giuoco di Arpad: dallo scudetto ad Auschwitz. Arpad Weisz fu il geniale e dotatissimo allenatore dell’Inter prima (a soli 34 anni portò la squadra allo scudetto) e del Bologna poi, dal 1935 al ’37 (due scudetti e una Coppa Expo a Parigi). Ebreo ungherese, Weisz fu costretto a dimettersi nel ’38 con le leggi razziali e a fuggire a Parigi e poi in Olanda. Ma anche quest’ultima, con l’invasione nazista del 1940, diventò per lui inospitale: lasciata la panchina del Dordrecht (squadra olandese che lo aveva cercato e unica ad offrirgli un lavoro nel 1939), Arpad riuscì a nascondersi fino al 1942, quando venne arrestato e deportato, assieme alla moglie e ai due figli, ad Auschwitz. Qui fu assassinato nella camera a gas il 31 gennaio 1944. La presentazione del volume avverrà alla presenza dell’autore, del giornalista sportivo Simone Monari, del ricercatore Gabor Andreides e infine della Società di calcio Bologna FC 1909, oltre che del vicesindaco Massimo Isola, del presidente Consiglio Comunale Luca De Tollis e del prof. Cesare Moisè Finzi.   
Molti gli appuntamenti con le scuole - proiezioni e resoconti di viaggi scolastici ad Auschwitz o altri lager e la rappresentazione di «Se questo è un uomo» al Teatro dei Filodrammatici alle 11 di lunedì 30 a cura della III B della Scuola Media Europa, con regia di Piergiacomo Zauli - e infine la rassegna si concluderà appunto martedì 31 gennaio alle 21.15 con la proiezione pubblica di Lettere da Berlino di Vincent Perez, al cinema Sarti.
Un fascicolo commemorativo, con testi e anche immagini d’epoca è stato realizzato dal Comune ed è in distribuzione gratuita presso la biblioteca Manfrediana fino ad esaurimento.

RAVENNA
Con la testimonianza di Rossana e Pier Paolo Ottolenghi, familiari di Becky Behar, sopravvissuta al primo Olocausto italiano (strage di Meina, sul lago Maggiore, settembre 1943) si è aperto lunedì 16 gennaio il calendario degli appuntamenti dedicati quest’anno al Giorno della Memoria (27 gennaio, anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz nel 1945), che prevede iniziative che si svilupperanno nell’arco di oltre un mese, fino al 24 febbraio.
Manifestazioni sabato 28 alle 8 alla Vittorino da Feltre di San Pietro in Campiano e alle 11 alla Romolo Gessi di San Pietro in Vincoli; martedì 31 gennaio, mercoledì 1 febbraio e giovedì 9 alle 10 alla Ricci Muratori; giovedì 2 febbraio alle 10.15 e alle 11.15 alla Mattei di Marina di Ravenna; martedì 7 febbraio alle 10.30 alla Viali di S. Alberto; mercoledì 8 alle 11 alla  San Pier Damiano; venerdì 10 alle 9.30, per la scuola Zignani di Castiglione di Ravenna, nella sala Tamerice; mercoledì 15 febbraio, venerdì 17, mercoledì 22 e venerdì 24 alle 10 alla Don Minzoni.
Il consiglio territoriale Ravenna sud invece, in collaborazione con l'Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea in Ravenna e provincia, da giovedì 26 gennaio a lunedì 20 febbraio allestirà nella sala espositiva di via Berlinguer 11 una mostra fotografica di Norman Gershman su «Besa un codice d'onore». Albanesi musulmani che salvarono ebrei ai tempi della Shoah. E a cura del consiglio territoriale di Castiglione si darà spazio venerdì 27 gennaio alle 18 nella sala Tamerice, in via Vittorio Veneto 21, alle testimonianze e alle riflessioni di alcuni studenti della scuola Zignani che hanno partecipato a un viaggio studio al campo di concentramento di Dachau. Sempre con una attenzione particolare rivolta agli studenti, le biblioteche dell’Istituzione Classense ricordano il Giorno della Memoria con percorsi bibliografici a tema.
Continuando a illustrare il calendario degli appuntamenti, fino a lunedì 30 gennaio a presso la Sala espositiva di palazzo Rasponi 2, in via D’Azeglio 2, sarà possibile visitare la mostra di pittura «La valigia dei disegni», in ricordo dei bambini di Terezin e di tutte le vittime della Shoah, a cura della scuola Guido Novello, in collaborazione con l’assessorato alle Politiche giovanili (aperta dalle 15 alle 18). Nell’ambito della mostra, venerdì 27 gennaio alle 17 sono previsti momenti di lettura e musica dell’orchestra e del coro della scuola.
Nel Giorno della Memoria, venerdì 27 gennaio, alle 8.30 nell’atrio della stazione ferroviaria il sindaco Michele de Pascale e la presidente del consiglio comunale Livia Molducci renderanno omaggio alla lapide in memoria degli ebrei transitati nel nodo ferroviario ravennate con destinazione Auschwitz. Alle 9.30 nella sala del consiglio comunale la Consulta dei ragazzi e delle ragazze proporrà le riflessioni dei giovanissimi. Si terrà una lettura a cura della biblioteca Classense. Saluteranno i ragazzi e le ragazze della Consulta il sindaco Michele de Pascale e l’assessora alla Pubblica istruzione e infanzia Ouidad Bakkali.
Alla stessa ora alla scuola elementare Mordani, nell’ambito del progetto «Roberto Bachi», dedicato allo studente che ha frequentato la Mordani negli anni 1937/1938 ed è morto ad Auschwitz in data sconosciuta, gli alunni scambieranno riflessioni sui temi della memoria. L’incontro prevede la partecipazione degli ideatori del concorso «Bachi», gli ex compagni di scuola Danilo Naglia, Silvano Rosetti e Sergio Squarzina. Seguiranno la visione del documentario «Il rogo di Berlino» e la performance «La difesa della libertà».
Il giorno dopo, sabato 28 gennaio, alle 17 nel salone delle feste di palazzo Rasponi si terrà la conferenza del professor Georges Bensoussan, storico, responsabile editoriale del Memorial de la Shoah di Parigi, su «L’eredità di Auschwitz. La Shoah, tragedia storica e usi politici».
Sono previsti il saluto di Elsa Signorino, assessora alla Cultura del Comune, la presentazione di Alessandro Luparini, direttore della Fondazione Casa di Oriani, e di Giuseppe Masetti, direttore dell’Istituto storico della Resistenza. L’iniziativa si svolge in collaborazione con Memorial de la Shoah, Istituto storico della Resistenza di Ravenna, Fondazione Casa di Oriani e Istituto provinciale per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea della provincia di Forlì-Cesena. E' garantita la traduzione simultanea - per prenotazioni telefonare allo 0544/84302.
 
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