Il gip Piervittorio Farinella ha ammesso l'incidente probatorio chiesto dalla Procura su quanto raccolto dalla Scientifica nella villa dove, il 18 settembre scorso è stata trovata morta Giulia Ballestri. Lo riporta QN. Per il marito Matteo Cagnoni, in carcere a Firenze, oltre alle aggravanti già contestate di violenza sessuale ed omicidio della consorte si aggiungono quelle della massima crudeltà e della premeditazione. Rimane invariata la contestazione dell'occultamento di cadavere. Nominati i periti per l'incidente probatorio che, sostanzialmente, sarà diviso in due parti: nella prima saranno analizzate le impronte trovate nella villa del massacro, quella trovata su una lima con manico in legno e su un sacchetto di plastica con tracce scure nella seconda, invece, verranno analizzate tutte le tracce rinvenute in casa, il bastone considerato l'arma del delitto, gli zerbini, i cuscini che Cagnoni ha portato a Firenze, ma anche la sua auto, i suoi effetti personali e le Timberland trovate lavate anche sotto la suola. Oltre a questo andrà analizzato il materiale trovato sotto le unghie di Giulia, il cellulare della vittima e il pc di Cagnoni. Per la prima parte il tribunale ha affidato l’incarico al perito Oscar Ghizzoni alla presenza sia degli avvocati della difesa (Giovanni Trombini e Francesco Dalaiti) che di quello dei familiari della defunta (avvocato Giovanni Scudellari). I medici Carlo Previderè che ha partecipato al processo per la morte di Yara Gambirasio e Susi Pelotti e l'esperto informatico Carlo Cesaro seguiranno la seconda parte.