Iter di Lugo, scendono a 72 i lavoratori da ricollocare
Continua la ricollocazione degli ex lavoratori della cooperativa edile Iter di Lugo che il 18 maggio scorso erano rimasti in 85 senza lavoro per via della liquidazione coatta amministrativa dell’impresa. Mercoledì 5 ottobre scorso sindacati, impresa (che continua a lavorare con 5 dipendenti e il commissario per attuare il piano liquidatorio) e i vertici di Legacoop Romagna - che si spende in primo piano - si sono incontrati per fare il punto della situazione. La situazione è migliorata, ci sono ancora da occupare 72 persone, ma 14 di queste hanno già un contratto a termine e quindi con la mobilità interrotta, mentre 58 sono senza occupazione. «Ci stiamo impegnando al massimo per sostenere le persone nella ricerca di un’occupazione: lo consideriamo un dovere verso i soci e i lavoratori - spiega il direttore di Legacoop, Mario Mazzotti -. Ci è molto chiaro che restano 14 mesi di duro lavoro per trovare una soluzione, ma speriamo di avere a breve delle novità per quanto riguarda l’impegno che ci siamo presi nella costruzione di una rete che possa fare manutenzione, facility e ristrutturazione e che veda in Coopolis il punto di riferimento. Stiamo lavorando per concretizzare alcune commesse importanti che permetterebbero di procedere con le assunzione previste dal piano. I tempi più lunghi del previsto sono causa della continua stagnazione del mercato delle manutenzioni, ma consideriamo il fatto che siamo partiti da 405 lavoratori e circa il 50% è stato reimpiegato in cooperative del territorio».
«La ricollocazione del personale di Iter va più lentamente delle attese e i tempi si accorciano - commenta Davide Casadio della Fillea Cgil -. Dei 18 mesi di trattamento speciale edile ne rimango 14: serve un maggior impegno, a partire dal progetto Coopolis. Servono tempi sicuri e speriamo di riaverne nell’incontro che avremo a inizio dicembre». (c.f.)