«Siamo partiti da un’idea chiara, precisamente quella di promuovere e valorizzare la piadina romagnola come antesignana del più contemporaneo street food. A distanza i sedici anni portiamo a Cesena decine e decine di produttori del gusto provenienti da tutto il mondo». E’ questo il primato che il
Festival internazionale del cibo di strada (30 settembre - 1 e 2 ottobre) porta in dote alla città arrivato quest’anno alla sua nona edizione. Giampiero Giordani, ideatore e coordinatore dell’evento organizzato da Confesercenti Cesenate, Slow Food Cesena, Conservatoire des Cuisines Méditerranéennes ed Eventi in Itinere, ricorda infatti come «questa iniziativa ha trovato sede a Cesena non a caso, in quanto è un territorio fortemente permeato dalla cultura della piadina romagnola. Senza esagerare - prosegue - possiamo tranquillamente affermare che è la città con il numero più alto di chioschi di tutta la Romagna».
Il cibo di strada, in questa parte di Romagna, nasce 60 anni fa. «In periodo di crisi e senza lavoro - ricorda Giordani - le donne decisero di aprire in strada la vendita di questo pane tipico del territorio, iniziando una moda che oggi è business e cultura riconosciuta in tutto il mondo. Da qui siamo così partiti cercando altri orizzonti e altri prodotti che potessero avere un’attinenza e una valenza social-culturale storicizzata».
Il festival cesenate non è così una tradizionale fiera del cibo. «E’ un format diverso. Selezioniamo e scegliamo noi i migliori artefici del gusto sulla strada attraverso un percorso che punta sulla qualità e sulle caratteristiche di tipicità degli alimenti e cibi che vengono proposti». Una filosofia che in questi anni ha portato molto successo e apprezzamento da parte del pubblico. Non a caso stime numeriche sull’affluenza parlano di oltre centomila presenze ad ogni edizione.
«Il cibo di strada è conoscenza di altre direzioni del gusto - conclude Giordani -. E’ socializzazione e cultura. Dalla Turchia alla Romagna passando per Argentina, Giappone, Grecia, India, regionalismi italiani ed esteri abbiamo sempre puntato a fare in modo che la vetrina presente a Cesena fosse di grande valore simbolico in tema di cibo». Una geografia del gusto che punta sull’autenticità «senza cadere nella banalità di proposte che oggi impazzano in giro per l’Italia. Non a caso non ci sarà solo il gusto assaggiato, ma ospiteremo anche momenti di approfondimento, quest’anno dedicati al caffè e ad alcune produzioni tipiche italiane di cibo».
Riccardo Isola
Il festival: informazioni e curiosità
Il Festival internazionale del cibo di strada di Cesena cambia location. Da quest’anno l’evento enogastronomico più rappresentativo del settore, che si tiene dalle 12 di venerdì 30 settembre alle 22 di domenica 2 ottobre, si sposta nella centralissima piazza del Popolo. Qui saranno una ventina le isole del gusto presenti che proporranno cibo, vino e birra di diversi Paesi del mondo. Oltre al regionalismo italiano, con piadina e cartoccio del fritto di pesce romagnolo su tutti, si potranno incontrare percorsi e prodotti tradizionali provenienti dal Nord Africa, dall’Oriente passando per il Sud America e l’Europa mediterranea. Suggestioni che si fanno cultura il cui accesso sarà libero mentre si pagheranno le consumazioni singole.
Una particolarità presentata dal Festival cesenate è quella proposta al punto bar dove si potranno gustare le migliori birre prodotte per l’occasione dal birrificio Pedavena, con ingredienti selezionati. Le birre, che verranno spillate con il nuovo sistema senza anidride carbonica, saranno di tre tipologie: con malto di origine italiana e no ogm, acqua del bacino del Parco nazionale Dolomiti bellunesi e luppolo del Nord Europa.
Il Festival sarà arricchito anche da incontri, talk food, esposizioni, animazioni, musica, teatro di strada e officine gastronomiche con laboratori sul cibo che si alterneranno senza soluzione di continuità durante la tre giorni romagnola.
Novità particolare per questa edizione sarà il mercatino dei Presìdi Slow Food che si terrà nelle stesse giornate del Festival nel foro Annonario di piazza del Popolo dove si potrà entrare in contatto con le eccellenze ritrovate e salvate dall’associazione piemontese. Ed ancora un’appendice contemporanea sarà quella della presenza di food truck dove l’estro, l’inventiva e l’innovazione di chef del calibro di Marco Cavallucci offriranno una panoramica su produzioni fast che strizzano l’occhio alla tradizione. Per maggiori informazioni sul programma:
www.cibodistrada.com oppure 0547.622602. (r.iso.)