Finto tecnico dell'acqua truffa un anziano facendosi consegnare gioielli
Incessante è l’opera di prevenzione posta in essere dai militari del Comando Compagnia di Ravenna nell’ambito dell’iniziativa portata avanti dal Comando Provinciale con il contributo delle amministrazioni locali e le associazioni di categoria con la diffusione di utili consigli per difendersi in caso di presunti raggiri e truffe.L’opera dei militari si concretizza anche distribuendo pieghevoli presso i mercati settimanali e le fiere, per ultima quella del Viale Alberti di Ravenna, dove gli stessi si soffermano ad illustrarne il contenuto alle persone più anziane.I carabinieri forniscono semplici norme di comportamento che evitano di finire nelle grinfie di malintenzionati in casa, per strada, sui mezzi di trasporto, nei luoghi pubblici ma anche a mezzo telefono.Vengono anche illustrate le tecniche delle truffe più diffuse a cui se ne è aggiunta un’altra verificatasi ieri tra i comuni di Alfonsine e Russi:Un falso addetto dell’azienda per la lettura dei contatori dell’acqua si presenta a casa di un anziano solo, e si fa aprire.
Mentre è intento ad effettuare la lettura sostiene che c’è una fuga di gas in zona che si propaga attraverso le condutture idriche. Chiede pertanto di aprire una fontana e di nascosto, per dare credito a quanto asserito, usa verosimilmente una cosiddetta “fialetta puzzolente” facendo spandere nell’aria un forte odore acre.
A questo punto la vittima, presa dal panico, è completamente assorta dalle chicchere del furfante che, dapprima, chiede di staccare le prese di corrente a tutti gli elettrodomestici e poi di verificare l’oro ed i gioielli che sono in casa poiché questi, con quel tipo di gas, “possono prendere fuoco”.
La vittime frastornata dal racconto sulla pericolosità e gravita della situazione consegna al truffatore i gioielli e si fa da parte per consentire a questo di operare la bonifica dell’area, dandogli così la possibilità di fuggire indisturbato.
É importante ricordare che non sussiste l’obbligo di far entrare in casa operatori o funzionari, pubblici o privati si può sempre verificare preventivamente la reale identità di chi si presenta a casa, telefonando direttamente all’ente a cui dicono di appartenere. Nell’eventualità si intuisca di essere di fronte ad un potenziale raggiro si deve richiedere l’immediato intervento, tramite il 112, delle forze dell’ordine a cui è prudente rivolgersi anche per segnalare comportamenti sospetti e per denunciare situazioni di pericolo.