A Villa Abbondanzi «Evoluzioni contemporanee, il giardino che cambia, perché cambia il clima»
Un pomeriggio tra il verde nel suggestivo scenario di Villa Abbondanzi. Giovedì 22 settembre dalle ore 15.30 alle 18.30 il Relais faentino sarà il teatro di “Evoluzioni contemporanee, il giardino che cambia, perché cambia il clima”, iniziativa che si inserisce nell'ambito di "Vivi il Verde", rassegna
promossa dall'IBC - l'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia Romagna – in programma da venerdì 23 a domenica 25 settembre. Per tre giorni l’Emilia Romagna metterà il verde al centro di eventi culturali e quello che si terrà a Villa Abbondanzi avrà l’onore di inaugurare la rassegna. “Evoluzioni contemporanee, il giardino che cambia, perché cambia il clima” è il tema scelto per approfondire una tematica molto interessante e sempre attuale che verrà spiegata ai presenti da un meteorologo, un fitopatologo e un agronomo del paesaggio. A fare gli onori di casa sarà il dottor Massimo Bucci, Presidente Gruppo Bucci Industries e Titolare Relais Villa Abbondanzi, che darà poi la parola ai relatori Carlo Tovoli dell’Istituto Beni Culturali, Anna Letizia Monti, Agronomo del Paesaggio, Nicoletta Vai, Agronoma Fitopatologa – Regione Emilia Romagna, Servizio Fitosanitario e Vittorio Marletto, Fisico AgroMeteorologo - ARPAE, Servizio IdroMeteoClima. Dalle 15.30 alle 17 ci sarà la visita guidata allo splendido parco di Villa Abbondanzi, mentre dalle 17 alle 18.30 si terrà il dibattito. La giornata si concluderà con un cocktail a cura del Ristorante Cinque Cucchiai. L’evento, completamente gratuito, darà crediti formativi agli iscritti all’Albo dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali. E’ gradita la prenotazione per una migliore organizzazione del servizio. Per informazioni contattare i seguenti recapiti:
0546/622672 - info@villa-abbondanzi.com
I quattro relatori presentano così l’evento
Anna Letizia Monti: “Il clima cambia, e ciò implica notevoli mutamenti nella vita e nelle abitudini di tutti gli esseri viventi, siano essi piante, animali e microrganismi. Cambia la percezione delle persone rispetto al globo terrestre, cambiano le abitudini e le necessità di vita. Anche sulle piante ornamentali i cambiamenti climatici determinano notevoli ripercussioni, così come sui giardini, i parchi, le alberate stradali e su tutti gli spazi aperti. A Faenza una progettista di parchi e giardini, una fitopatologa e un fisico metereologo ne parlano e confrontano i rispettivi punti di vista”.
Vittorio Marletto: “Presenterò i cambiamenti climatici in corso e prevedibili sia a livello globale che nella nostra regione, soffermandomi sulle cause antropiche di questi gravi fenomeni e sui rimedi da mettere in campo perché le cose non peggiorino”.
Nicoletta Vai: “Affronterò un aspetto particolare della gestione dei giardini, ovvero quello legato alla presenza di ospiti indesiderati (soprattutto insetti e funghi).
Da alcuni anni ci troviamo a fare i conti con organismi nocivi “nuovi”, che arrivano attraverso gli scambi commerciali e il traffico dei turisti e riescono ad insediarsi nei nostri ambienti grazie a due fattori: condizioni climatiche favorevoli (perché il clima è cambiato); assenza di limitatori naturali che, nei paesi d’origine, riescono a mantenerli sotto controllo.
Con l’ausilio di alcune foto prenderemo in considerazione quelli più “famosi”, gli ultimi arrivati, quelli che hanno determinato il maggiore impatto sulla salute delle piante e sul grado di “tolleranza” delle persone (molti non sono dannosi in senso stretto ma, soprattutto, sono fastidiosi). Vedremo anche, brevemente, quali accorgimenti mettere in pratica e come impostare la protezione dei giardini con tecniche sostenibili ed eco compatibili”.
Carlo Tovoli: “Anche nel 2016 l’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna organizza per il 23-24-25 settembre “Vivi il Verde. Alla scoperta dei giardini dell’Emilia-Romagna”, un ricco calendario di eventi in tanti luoghi diversi sparsi su tutto il territorio regionale, da Piacenza a Rimini. Sono coinvolti giardini pubblici, giardini privati aperti al pubblico, giardini storici, parchi, giardini e orti botanici, aree urbane verdi, giardini di ville o di castelli, e persino angoli verdi all’interno di musei. In generale si parlerà di grandi alberi e di natura “da vivere” secondo le modalità più disparate: visite guidate ai giardini, certo, ma anche laboratori, conferenze “sul campo”, percorsi sensoriali, lezioni pratiche, “treewatching”, incontri con chi i giardini li cura e li protegge per mestiere, atelier didattici per i più piccoli, presentazioni di volumi sul tema, visite speciali in “notturna” e all’alba, e tanto altro”.