I Rioni rispondono al sindaco: "Palio 2017 impensabile senza un ruolo attivo del Comune"
«Avanti con la Fondazione, ma con tempi giusti, senza fretta, ed il Comune deve rimanere». I capi rione rispondono alla sollecitazione del sindaco Malpezzi («Palio, il tempo stringe»), contenuta nell’intervista rilasciata a setteserequi, pubblicata nello scorso numero. I Rioni da parte loro hanno costituito un Tavolo di lavoro, un membro per ciascuna parte in causa, che si occupi di valutare, vagliare e presentare all’Amministrazione, con l’aiuto di esperti, tecnici e professionisti, la rosa delle possibili soluzioni. Al momento sotto la lente d’ingrandimento del Tavolo, c’è l’ipotesi Fondazione che stando ai modelli adottati in altre città paliesche, consentirebbe la gestione della giostra del Niballo senza stravolgere in toto l’attuale macchina organizzativa e senza violare le normative vigenti.
Luciano Dal Borgo, presidente della Cooperativa dei Manfredi e membro del Tavolo è ottimista circa la possibilità di presentare una soluzione valida in breve tempo, fermo restando che l’ultima parola spetterà al sindaco e ai capi rione ma soltanto dopo aver sentito i pareri delle rispettive assemblee dei soci: «Siamo in piena fase di valutazione, ci stiamo interfacciando con altre realtà che hanno adottato il modello Fondazione per gestire l’organizzazione delle giostre, e ne stiamo valutando i punti di forza e le carenze al fine di presentare alla nostra Amministrazione una possibilità concreta e tagliata su misura per il nostro Palio. La consulenza di tecnici preparati e di membri della Pubblica Amministrazione è molto preziosa in questa fase».
Paolo Biffi (Borgo Durbecco): «Il gruppo di lavoro è stato costituito per trovare una soluzione che sia a norma di legge e che sia condivisa dal sindaco Malpezzi, una volta trovata, questa soluzione condivisa, ognuno di noi la sottoporrà alle rispettive assemblee dei soci. Volevamo puntare sulla Fondazione perché ci sembra la soluzione più percorribile in quanto è stata adottata anche in altre città di palio e prima di fare altre proposte vogliamo capire se è fattibile o meno. Facciamo come si può nel tempo che ci vuole, semmai sono i tempi che non vanno forzati da nessuno. I Rioni oggi come oggi non fanno il Palio senza il Comune, ed allo stesso modo il Comune non fa il Palio senza i Rioni. Dobbiamo in qualche modo andare avanti assieme perché siamo necessari l’uno all’altro. Noi il Palio vogliamo continuare a farlo col Comune di Faenza, e su questo sono d’accordo tutti e cinque i rioni. Per arrivare alla messa a punto di questo progetto potrebbero non bastare 6 mesi e forse neanche 1 anno, nella migliore delle ipotesi, si può varare la cosa nella prima metà dell’anno, e sarebbe difficile organizzare il Palio in così breve tempo».
Davide Fiumana (rione Giallo): «Se il Comune esternalizza al 100% il Palio partecipando solo con le risorse economiche per noi non va bene. E’ vero che i tempi stringono, il 2017 infatti è fra tre mesi, quando si terrà la Nott de Bisò, manifestazione che per forza di cose è già stata organizzata e programmata, se l’avessimo dovuta organizzare noi in tre mesi non ce l’avremmo mai fatta. Stesso discorso per il Palio, sembrano cose veloci, ma ci vuole tempo, se la cosa si vuole portare a termine si può fare, ma pensando oggi al 2018 o addirittura al 2019 e non certo al 2017. La decisione finale viene votata dalle assemblee e poi ci si rincontrerà, la prassi è abbastanza lunga, non è così facile».
Marco Montanari (rione Rosso): «Personalmente sono sempre stato un po’ scettico circa l’esternalizzazione totale del Palio, fin dall’inizio della discussione. Detto questo, il rione Rosso ed i nostri delegati sono presenti al tavolo, ci siamo sempre messi a disposizione e abbiamo partecipato alle riunioni perché la decisione da prendere era importante, in un contesto dove i rioni votano all’unanimità, farci da parte sarebbe stato dannoso. La decisione finale spetterà all’assemblea, il capo rione è solamente un portavoce, bisogna capire che l’esternalizzazione va fatta per gradi, magari iniziando dai servizi, ma non si può pensare di esternalizzare in toto il Palio anche se l’amministrazione dovesse mantenere il solo contributo economico. Ci sono tutti gli aspetti burocratici da considerare, noi siamo tutti volontari e non possiamo organizzare una cosa così grande entro il 2017, è fuori discussione. Oltretutto io come capo rione sono all’ultimo anno di mandato e quindi ho anche la responsabilità di ciò che lascio in eredità a chi subentrerà».
Ivan Berdondini (rione Verde): «Palio 2017, possibile o no bisogna vedere quali sono i tempi. E’ da un po’ che abbiamo proposto la Fondazione, in altre città l’hanno già fatta, a Faenza ci sono ancora degli ostacoli. I nostri delegati si stanno occupando di questa vicenda e hanno la nostra piena fiducia. Si stanno informando sulle ultime novità direttamente da chi sta mettendo in piedi quel tipo di struttura e credo che presto la situazione si sbloccherà. La partecipazione del Comune per noi è sempre stata fondamentale perché per il Palio, Amministrazione e Rioni sono uniti da un legame inscindibile. Ovviamente grazie al supporto della cooperativa si potranno velocizzare certi passaggi e si potrà così sgravare l’ufficio Palio del Comune di alcuni lavori, ma resta il fatto che l’apporto di Palazzo Manfredi è fondamentale per tutta una serie di aspetti, anche burocratici».
Peter Caroli (rione Nero): «Ci siamo offerti tramite la cooperativa dei Manfredi di gestire il Palio attraverso una Fondazione, noi chiediamo la partecipazione del Comune perché il Palio deve rimanere in capo a Palazzo Manfredi. Siamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda. L’esternalizzazione costituisce un cambio epocale per il Palio, ecco perché passerà ancora del tempo, come dare torto ai capi rione che faranno passare la cosa dall’assemblea?! Poi bisogna vedere se al sindaco Malpezzi andrà bene questa soluzione della Fondazione così come sarà presentata. Io su questo non posso entrare nel merito, abbiamo dei tecnici al lavoro apposta che si incontrano regolarmente e che sono persone competenti, abbiamo i consigli di altre realtà che hanno regolarizzato le manifestazioni con i Comuni e ci presenteremo con esempi vivi di quanto accade. Sicuramente ci sono tempi tecnici da rispettare, viviamo in un periodo in cui la burocrazia blocca molte cose, credo che sia molto difficile che si possa arrivare ad organizzare tutto il palio 2017. La cosa che ci accomuna tutti i rioni è che ci stanno a cuore le sorti del palio, il Palio del Niballo è di Faenza e noi vogliamo che il sindaco rimanga Magistrato della giostra. Si possono mediare tante altre cose ma questa cosa è importantissima». (d.v.)