Per Giordano Sangiorgi un nuovo percorso con il Tavolo della musica
«Con l’avvio del Tavolo della Musica di Faenza, col vicesindaco Massimo Isola e decine di associazioni del territorio, prende corpo quell’idea collaborativa alla programmazione culturale della città a cui lavoriamo da tempo. Dopo il successo del Capodanno 2015, che la Casa della Musica ha organizzato insieme a Condens, coinvolgendo direttamente gli esercenti, puntiamo a realizzare una programmazione condivisa, a partire proprio dal prossimo Capodanno. Una specie di “Mei tutto l’anno”, tant’è che l’edizione 2016 del Mei chiude veramente un ciclo». Già l’anno scorso Giordano Sangiorgi dichiarò chiusa, nel senso di «completata», l’esperienza e la missione del Mei, quindi è impossibile avere certezze sul futuro della manifestazione. Il Meeting degli Indipendenti evolve ogni anno in modo graduale e parla chiaro la forte impronta romagnola - per non dire proprio faentina - dell’imminente edizione 2016. «Il mio ruolo al Mei è ormai quello del supervisore, è a tutti gli effetti un nuovo festival. Mi riferisco tanto a eventi locali che facciamo nascere qui in città quanto a iniziative nazionali, in parte sviluppate altrove, ad esempio intorno alla rete dei festival e della redazione romana di ExitWell, e in parte organizzate sempre da noi. Quest’anno il Mibact ha chiesto al Mei di lavorare alla festa della musica di Mantova, sul modello faentino, e la Notte del Liscio che abbiamo realizzato col supporto della Regione ha superato ogni aspettativa, con una trentina di eventi e una ventina di Comuni coinvolti. Lunedì 12 settembre se n’è parlato anche a Porta a Porta su Rai Uno. Anche Sky Arte ha dedicato un programma, Rotte Indipendenti, ai vent’anni del Mei».
Insomma, abbandonare la nave proprio nel momento dei successi e dei riconoscimenti proprio non si può. «Il nuovo percorso faentino del Tavolo della Musica – conclude Sangiorgi - è quello che più mi sta a cuore ora. L’intreccio tra cultura, tradizione e produzione tipica dei territori è il modello che abbiamo sempre sostenuto e a Faenza ci sono tanti operatori pronti a portarlo avanti». (f.sav.)