Sindaco e sindacato: «Versalis punti su Ravenna: carte in regola». Incontri entro settembre
«Ravenna ha pagato in passato un prezzo alto per la chimica e oggi che è un’attività con garanzie per chi ci lavora e per l’ambiente, Eni non pensi ad un disimpegno nel nostro petrolchimico. Faremo di tutto per agevolare gli investimenti e per questo mi incontrerò a breve con i vertici dell’azienda e col sottosegretario di riferimento. Con un investimento adeguato, il nostro stabilimento è in grado di diventare un punto di riferimento nelle gomme di nuova generazione: non possiamo farcelo sfuggire». Il sindaco Michele De Pascale ha le idee chiare sul ruolo di Ravenna nel futuro di Versalis in vista dell’incontro entro fine mese con l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi e il sottosegretario Claudio De Vincenti. Mercoledì 14 settembre invece, i sindacati ravennati incontreranno l’ad del ramo chimico del cane a sei zampe Daniele Ferrari.
Dopo l’investimento da 300 milioni di euro in un nuovo impianto per la produzione di uno butene che è partito a metà 2014, lo stabilimento di via Baiona è in attesa di un nuovo investimento da 193 milioni di euro per ora congelato. Si tratta di un impianto denominato Sdr solution che produce una particolare gomma che viene utilizzata per la fabbricazione di pneumatici di ultima generazione (le cosiddette green tyres) che ha meno impatto di rotolamento e consente di inquinare meno durante l’utilizzo dell’autovettura. Inoltre non usa solventi chimici, ma acqua e per mantenere in emulsione le gomme usa un olio di bioraffinazione e non più sintetico (tipo quello usato per i motori delle automobili).
«Per lo stabilimento di Ravenna rimane un punto strategico - sottolinea Lorenzo Zoli, segretario generale della Femca Cisl Romagna -. Versalis sta incontrando i rappresentanti dei lavoratori dei vari stabilimenti e l’incontro previsto per venerdì 9 è slittato a mercoledì 14. Si tratta di un tavolo sindacale in cui sarà presente l’amministratore delegato Daniele Ferrari. E’ il primo incontro di avvicinamento al piano industriale dopo la fallita vendita al fondo statunitense Sk Capital che puntava sulla chimica di base per massimizzare i profitti nel breve periodo e non su quella verde. Abbiamo bisogno di investimenti e lo chiederemo con forza. Sicuramente non ci presenteranno il piano industriale, visto che hanno già detto che sarà pronto a fine autunno. L’impianto Sdr solution è slittato al 2018 anche perché, probabilmente, è più oneroso del previsto e più vicino ai 250 milioni di euro che ai 193. Descalzi, che oggi segue la chimica in prima persona, è stato chiaro: Versalis dev’essere autonoma negli investimenti. Le risorse sono poche e gli impianti tanti».
Nel 2015 Versalis ha chiuso con 335 milioni di euro di utile e la prima semestrale 2016 è in linea con l’anno precedente (circa 150 milioni di euro), con una stima di miglioramento nella seconda parte dell’anno. «Lo stabilimento ravennate ha sempre prodotto utile, anche se l’impianto di produzione di butiadene, la cui vendita è assimilabile all’andamento della benzina, ha ridotto i margini poco sopra il milione lo scorso anno contro i 10/12 milioni di euro degli anni precedenti - conclude Zoli -. Quest’anno le previsioni sono decisamente migliorative. L’avere butiadene e gomme rimane un vantaggio competitivo rispetto ad altri stabilimenti».
Christian Fossi