Federico Savini
«Dopo questo tour sarò il Syd Barrett delle Storie Tese. Vivo però, eh». Comincia all’insegna di una battuta mesta e di un annuncio laconico, quindi comincia molto diversamente dal solito, l’«Energumeni in ferie tour» che porterà Elio e le Storie Tese in piazza del Popolo a Faenza, mercoledì 29 alle 12, dove la band suonerà gratuitamente, perché invitata da Caviro che così festeggerà con la città i suoi primi cinquant’anni.
L’annuncio della prossima dipartita dai palchi (ma non dalle altre attività del gruppo) dello storico tastierista Rocco Tanica sarà, alla fine dei conti, un motivo in più e non certo in meno per non perdersi il concerto della band milanese, un gruppo che negli anni ha conquistato un ruolo e un’autorevolezza unica nel nostro panorama, diventando molto più che l’avamposto più importante del rock demenziale tricolore. Tanto più che parlare di «rock demenziale» è decisamente riduttivo per il gruppo fondato da Stefano «Elio» Belisari nel 1979.
Mercoledì 29, a Faenza per l’apertura dell’Emilia Romagna Festival (che in questi anni ha lavorato spesso con Elio, specie per le sue incursioni nella tradizione belcantista tricolore), le Storie Tese porteranno uno spettacolo pieno di sorprese che alternerà momenti dance a rock session, arrangiamenti da perderci la testa e molto altro ancora, con in scaletta i più grandi successi del gruppo e alcuni pezzi del nuovo album «Figatta de Blanc». Come detto, l’occasione la forniscono i 50 anni della coop. Agricola Caviro, che in qualche modo si riconosce negli «Elii» per come entrambi hanno proposto negli anni «codici alternativi» (nella musica le Storie Tese, quanto meno nel packaging in Tetra Pak l’azienda faentina per il Tavernello) e hanno «coltivato» il proprio pubblico con trasparenza (le strategie economiche di Caviro, finalizzate all’obiettivo del «rifiuti zero», e l’autorevolezza che permette oggi a Elio di calcare i grandi palcoscenici senza cedere alle ipocrisie che spesso sembrano inevitabili in certi contesti).
Poco da dire sulla leggendaria resa dal vivo del gruppo milanese, una delle ragioni per le quali i fans non sono mai calati negli anni, mentre i dischi pubblicati sono relativamente pochi, anche per via della cura maniacale che la band riserva ad ogni suono, citazione e invenzione armonica. Con l’uscita di Elio dalla squadra dei giudici di X Factor, il gruppo ha ripreso a suonare molto dal vivo, spesso nei palazzetti, vedi questo lunghissimo «Energumeni in ferie tour» che li porta a Faenza in una serata che, insieme alla musica e al divertimento, celebrerà il vino. Ed è quella enologica una tradizione che, al di là di tutto, davvero bene si sposa alla poetica di una band capace di uscire di molto dai sentieri, così anglosassoni, della musica rock per andare di un immaginario tricolore che nella musica, anche se a volte non ce ne accorgiamo, è più vivo e pulsante che mai.
Elio e la Romagna, una lunga storia
Quella tra Elio e la Romagna dei palchi è una liason piuttosto solida. In provincia di Ravenna la data veramente «storica», che molti ricordano, fu quella del 1990 (Elio era stato travolto da successo imprevisto dell’esordio Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu) l’11 ottobre al Baccara di Lugo per il «Tour dell’Amore», solo che già due mesi prima la band aveva suonato alla La Nuit Blanche di Cesenatico e il 6 aprile al Vidia di Cesena. Riccione accoglie Elio nel tour teatrale del 1993 e bissa due volte l’anno dopo con il Palymobil tour nel’arena Pineta in luglio, ma già un mese prima i milanesi avevano partecipato a «Un disco per l’estate». L’approdo a Ravenna è nel 1996 con il Uollano Tour, che passa anche da Forlì. Nel 1998 la prima di una lunga serie di tappe riminesi, allo Street Club in aprile e nello stesso mese (il 13) Elio torna anche al Baccara di Lugo. Ancora Rimini, ma anche la festa dell’Unità di Ravenna, nel 2000, con il capodanno festeggiato sempre a Rimini in piazza. Nel 2001 è sempre Rimini accogliere gli Elii, ma a fine giugno nello stadio dell’amato baseball. Nel 2003 nuova tappa alla festa dell’Unità di Ravenna per il «Cicciput tour», ennesima tappa riminese e in marzi anche un concerto al Vidia di Cesena. Nel 2005 ritorno a Rimini, in giugno all’Arena Marina, dopo che un mese prima i milanesi avevano suonato a Cesena, ma questa volta al Carisport. Nel 2007 tappe nelle piazze di Cesenatico in luglio) e Rimini (in settembre), mentre il Supermassiccio Tour del 2008 tocca solo il lungomare di Misano Adriatico. Nel 2012 ancora un doppio appuntamento riminese (al Novelli in marzo e in piazza a Capodanno), mentre la Notte d’Oro di Ravenna, il 20 ottobre, chiama Elio e i suoi ad essere mattatori della notte più lunga dell’anno.