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Un albanese di 40 anni, Petrit Nikolli, è stato freddato il 25 maggio intorno alle 23 con un colpo di pistola alla nuca davanti ad un ristorante di Rivabella (Rimini) sul lungomare Toscanelli. Gli autori dell'omicidio sono stati arrestati a Milano il 26 maggio. In poche ore infatti la squadra mobile di Rimini in collaborazione con i colleghi milanesi è risalita agli autori del regolamento di conti che ha portato alla morte dell'albanese. Pare che la vittima sia stata raggiunta da una vettura, mentre si trovava in strada, dalla quale è sceso un connazionale, con il quale ha iniziato a discutere animatamente fino a quando il killer ha estratto la pistola, una semiautomatica, sparando alla nuca. L'assassino è poi fuggito con un complice in auto e sul posto sono arrivate le volanti. I sanitari hanno tentato di rianimare l'albanese per oltre mezz'ora, inutilmente. Per le indagini della mobile di Rimini tutto nasce in ambito familiare, in un contesto molto simile al 'kanun' per cui l'onore si 'lava' con il sangue.
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