Federico Savini
«Nei primi 30 posti dei filmati più visti su youtube, 28 sono clip musicali. E’ un settore tutt’altro che in crisi e ha un enorme potere mediatico, per questo cercheremo di fare di Ravenna la capitale del videoclip». Il regista Stefano Salvati per più di trent’anni ha lavorato ai video di gente come Zucchero, Vasco Rossi, Skiantos, 883, Marco Masini e Antonello Venditti, che domenica 29 presenterà a Ravenna l’anteprima del Mosaic Video Music Awards, nuovo festival promosso da Comune, Regione, Camera di Commercio e Diamond films.
Domenica 29 alla Rocca Brancaleone il cantautore romano si racconterà ad Ernesto Assante, insieme al fidato regista Salvati, suonerà alcune canzoni al pianoforte (evento gratuito ma su prenotazione su bit.ly/MosaicMusic_Ticket). Da lunedì 30 fino al 19 giugno a Palazzo Rasponi (ore 16-19) sarà allestita una mostra, a ingresso gratuito, con percorsi multimediali e proiezioni di videoclip internazionali, una visione «immersiva» con cuffie di circa 40 minuti (su prenotazione; inaugurazione domenica 29 alle 17.30, con Antonello Venditti che firmerà le copie del suo libro Nella notte di Roma). Infine, il 21 giugno a Mirabilandia si terrà un contest di band provenienti dal San Remo Music Awards.
«Si tratta dell’anteprima di un festival al via dal 2017 – spiega il direttore artistico Stefano Salvati -. A distinguerlo dal celebre concorso di Mtv sarà l’apertura a tutto il mondo musicale, non solo quello mainstream e non solo quello occidentale. Selezioneremo trenta videoclip nuovi da tutti i continenti e li suddivideremo in diverse categorie, dagli effetti all’innovazione. La giuria avrà un presidente di rilievo internazionale. Ci interessa far conoscere mercati musicali nuovi, dall’Africa arrivano cose impensabili e gli asiatici sono più avanti di noi».
Lo saggeremo a palazzo Rasponi?
«Sì, sono molto contento del percorso di 40 minuti della mostra, penso che il videoclip possa interessare tanto chi ci è cresciuto quanto chi ama le contaminazioni di linguaggi e chi cerca musiche interessanti dal mondo. Una sala è dedicata al video di Alta Marea di Venditti, che girai in California e fu il debutto sul set di una giovanissime Angelina Jolie».
Come si arriva a lavorare a questi livelli?
«Sono figlio di un grande appassionato di cinema, a 8 anni ho girato il mio primo corto e a 12 anni avevo un cineclub, in pratica a 19 ero uno specie di professionista e a 22 anni cominciai da Gino Paoli e gli Skiantos, arrivando velocemente a Vasco, Zucchero e Venditti. Quando questi artisti ti scelgono, poi in genere si fidano e ti lasciano grande liberà creativa. Venditti è uno che tiene molto ai video, segue la lavorazione e poi le sue canzoni raccontano già molto con le parole, a volte basta assecondarle».
Si legge spesso che i videoclip hanno toccato l’apice negli anni ’90, ma oggi su youtube si contano numeri pazzeschi…
«Infatti il videoclip è più vivo che mai, Adele in due mesi ha superato il miliardo di visualizzazioni solo su youtube e Gangnam Style rimane il video più visto di sempre. Sono i discografici ad essere in crisi, non la musica! I video oggi decretano le star anche più che ai tempi di Michael Jackson».