Acmar disdetta i contratti aziendali, vicino lo sciopero

Ravenna | 27 Marzo 2016 Economia
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E’ slittata al 22 aprile prossimo l’udienza di verifica dello stato passivo della cooperative edile ravennate Acmar, in concordato misto dal 29 ottobre scorso (con commissari Fulvio Piacenti e Vincenzo Morelli).

Ma non è solo il concordato che agita le acque della storica impresa edile. «I dirigenti hanno disdettato tutti i contratti aziendali - svela Davide Conti, segretario provinciale della Fillea Cgil -. Inoltre riteniamo che finora non sia stata rispettata la rotazione nella cassa integrazione e sono state assunte persone fuori sede con qualifiche che secondo i dirigenti non erano esistenti in azienda, ma che invece secondo noi erano già presenti. Per questo la prossima settimana faremo un’assemblea dei lavoratori e sarà probabile la proclamazione di uno sciopero».

La situazione «resta delicata in quanto nell’integrazione al concordato sono ancora previsti dai 120 ai 130 esuberi nonostante l’organico sia stato ridotto di una trentina di unità nel corso dell’ultimo anno - continua Conti - e oggi si attesti intorno alle 260 unità».

Intanto, sempre nel settore cemento-costruzioni, continuano le trattative per trovare una soluzione occupazionale ai 21 lavoratori della Micron Mineral di Ravenna dopo la dichiarazione di chiusura dello stabilimento da parte della multinazionale Holchim Italia. La scorsa settimana si sono svolti due incontri: uno in Confindustria giovedì 17 marzo con la proprietà e uno venerdì 18 in Comune con istituzioni, associazioni artigiane e imprenditori del settore. «Le posizioni con Holchim sono diametralmente opposte: sono irremovibili e non ci sono margini per tenere aperto lo stabilimento - spiega Conti -. La discussione sul fatto se tenere aperto o meno l’hanno tenuta chiusa senza spiragli, quindi abbiamo avviato una discussione su qual è l’incentivo migliore possibile per i lavoratori. Stiamo valutando una possibile ricollocazione in altri siti di alcune persone e questa strada sembra percorribile».

Al tavolo di crisi in Comune erano presenti diverse aziende del cemento, Cna, Confartigianato e un paio di imprese del porto. «Tutti hanno riconosciuto le professionalità all’interno della Micron Mineral, c’è interessamento e attenzione, ma non ancora quantificabile con i numeri - conclude il segretario generale della Fillea Cgil di Ravenna -. Tutti hanno infatti mostrato cautela figlia delle enormi difficoltà del settore del cemento e delle costruzioni».

 

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