I 25 anni di Auser: bilancio della presidente MIrella Rossi

Oltre seicento volontari attivi su un territorio che include Ravenna e Bassa Romagna, circa 1.725 spese consegnate direttamente a casa di chi non si è potuto spostare e 209 persone raggiunte da un farmaco che, altrimenti, non avrebbero potuto avere. Sono questi alcuni dei numeri forniti dalla presidente di Auser, Mirella Rossi, in occasione del bilancio per i 25 anni dell'associazione che si occupa di costruire reti di sostegno tutelando i diritti delle fasce più deboli, bambini compresi. «Sono stati anni di grande crescita - spiega Rossi - in cui ci siamo concentrati sulle esigenze di chi vive ai margini della società e di chi si trova in difficoltà». Due i filoni su cui si articola l'attività: il volontariato e la promozione sociale. «Quest'ultimo ha un aspetto più ludico - osserva la presidente - e tramite i centri sociali e gli orti offre una maggiore opportunità di aggregazione». Diversi i progetti di sostegno messi a punto dall'associazione che ogni mese, grazie ai volontari, entra nelle case di una sessantina di ravennati per consegnare la spesa a domicilio, in convenzione con Coop Adriatica. «Questo servizio impiega una quarantina di persone, per un totale di cinquemila ore. Il progetto, finora rivolto solo alla città, si sta allargando e sta prendendo piede anche a Marina di Ravenna». Lo stesso vale per il Pronto farmaco, «servizio pensato per chi necessita di medicine ma non può spostarsi da casa. Da pochi mesi abbiamo incluso le frazioni di S.Alberto, Mandriole, Madonna dell'Albero e Fosso Ghiaia e siamo passati da quattro a dieci volontari». Personale dell'associazione è presente anche in ospedale e al centro Cup «inoltre, in collaborazione con Hera, ritiriamo farmaci non scaduti che portiamo alla Caritas. Nel 2014 ne abbiamo raccolti 442.200 kg, di cui quelli ancora utilizzabili sono stati oltre 380mila». Tra le iniziative rientra anche la sorveglianza nei musei, «ma il vero fiore all'occhiello è l'attività di accompagnamento, che impiega 100 volontari per un totale di dieci mezzi che nel 2015 hanno percorso 320mila km in più di 10mila viaggi per accompagnare seimila persone». Le destinazioni sono state prevalentemente gli ospedali, «in particolare quelli di Meldola, Cesena e Forlì. Oltre a questo, però, lavoriamo anche su progetti che coinvolgono le scuole, come dimostrano il premio 'Giampaolo Casadei', dedicato alla memoria di un volontario scomparso, lo stanziamento di borse di studio a Lugo o, ancora, il contributo destinato a bambini in difficoltà in due istituti di Cervia e Bagnacavallo, che avranno a disposizione 1500 euro per 3 anni». Un ultimo aspetto della progettualità di Auser - «ma non per questo meno importante» - riguarda l'attività di integrazione culturale, «come dimostrano le realtà di Lido Adriano e di via Butrinto, dove vogliamo portare l'esempio di un volontariato che sia linguaggio universale in grado di azzerare le differenze». In proposito, il 13 febbraio, alle 15.30, a Fosso Ghiaia verrà inaugurato un nuovo circolo nella sede di via Romea Sud 423, all'interno della Casa del Popolo «Gino Gatta». «Anche in questa frazione è presente una comunità fortemente multiculturale, che intendiamo coinvolgere per creare nuove reti sociali. Non vogliamo sostituirci ai servizi, ma essere l'altro pilastro di un welfare provinciale che, a breve, andrà comunque modificato. Sono infatti convinta che serva una riorganizzazione del sistema dei servizi. In base alla mia lettura ritengo serva uno sforzo enorme per una maggiore sinergia tra sociale, decentramento e cultura, tre ambiti che non possono lavorare per compartimenti stagni. Noi siamo un valore aggiunto, che però si rivela fondamentale per coltivare le relazioni».