Bassa Romagna, arriva il giro di vite sulle scuole paritarie
I nodi sono venuti al pettine e anche le scuole paritarie presenti nella Bassa Romagna dovranno pagare l’Ici arretrata. Le cartelle esattoriali inviate nelle ultime settimane del 2015 dagli uffici dell’Unione della Bassa Romagna si riferiscono unicamente all’anno 2010: un gruzzolo che, a conti fatti, supera i 60mila euro. Nei prossimi giorni scade il termine utile per regolare i conti. Chi non lo farà, potrebbe andare incontro ad ulteriori sanzioni.
LUGO
Se la scuola «Fabbri» di Villa San Martino ha sempre adempiuto ai pagamenti, la San Giuseppe di via Emaldi Lugo ha regolarizzato la propria posizione dal 2011. Per la «Margotti» di San Potito, invece, è stata chiesta una integrazione della cifra. Nel complesso, l’importo dovuto complessivamente dalle scuole paritarie lughesi (otto istituti di ogni ordine e grado) alla Rocca è di 45.131 euro.
COMPRENSORIO
Il Comune di Alfonsine è creditore, verso la scuola dell’infanzia «Cristo re», di circa 3mila euro.
Se la scuola materna «San Giuseppe» di Bagnara di Romagna ha sempre tenuto fede agli impegni, pagando il dovuto, la cartella arrivata all’asilo «Carlo Maria Spada» di Cotignola, comprese le sanzioni, è di 1.789 euro. Il conto per la parrocchia di San Giovanni Battista riferito alla «Maria Ausiliatrice» di Fusignano è piuttosto salato, pari a di 5.141 euro
Per quanto riguarda Massa Lombarda, le Suore figlie di San Francesco di Sales sono chiamate a pagare 643 euro, mentre la cartella esattoriale per parrocchia della Natività di Maria santissima in San Giacomo in Fruges è di 841 euro. La scuola materna «Azzaroli» di Sant’Agata sul Santerno deve al Comune 1.698 euro. La parrocchia di San Francesco di Assisi alle Glorie deve al Comune di Bagnacavallo 1.864 euro. Non ci sono, invece, scuole paritarie sul suolo conselicese. (Samuele Staffa)