Versalis, i sindacati confermano lo sciopero del 20 gennaio. Domani incontro a Roma
«Lo scenario mondiale e di business in continua evoluzione, evidenzia ancora, nonostante l'impegno profuso, limiti strutturali che necessitano l'individuazione di un partner per garantire continuità al piano investimenti sviluppato da Eni, assicurando il programma di sviluppo di Versalis e rafforzandolo ulteriormente». Lo ribadisce l'Eni dopo l'incontro di lunedì 11 gennaio al ministero dello Sviluppo economico.
Il gruppo petrolifero conferma anche l'intenzione di «mantenere una partecipazione significativa a garanzia della concreta realizzazione degli obiettivi» e ribadisce «i paletti già annunciati: conferma del piano di investimenti, mantenimento del perimetro industriale per almeno cinque anni, mantenimento dei livelli occupazionali per almeno tre anni, conferma della società italiana con sede in Italia».
Sono usciti «insoddisfatti» dal tavolo su Versalis i sindacati e hanno confermato lo sciopero di otto ore di tutti i lavoratori Eni e Saipem in programma mercoledì 20 gennaio. Il tavolo al Mise rimane comunque aperto.
«L'Eni è una società partecipata, ma è autonoma - avrebbe detto secondo le agenzie di stampa il ministro dello Sviluppo, Federica Guidi, al tavolo -: il Governo è coinvolto, ma le condizioni attuali non sono quelle del passato. Sono d'accordo che la chimica resti italiana e ci attiveremo perché il soggetto acquirente sia solido e affidabile».
Domani incontro a Roma con Comuni, Regioni, Ministero, sindacati e ovviamente Eni.