Omicidio alla cava Manzona, s'indaga nella vita privata del vigilantes
Si sono svolti il 3 gennaio, a Trentola Ducenta nel casertano, i funerali di Salvatore Chianese, vigilantes 42enne freddato nella notte tra il 29 e il 30 dicembre alla cava manzona sull'Adriatica. Il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci ha scritto in un tweet: "In queste ore sono rimasto in contatto con la signora Filomena Chianese e i suoi parenti più stretti che l'hanno raggiunta, dopo il tragico agguato che ha portato alla morte di Salvatore. Per il giorno del suo funerale ho disposto che le bandiere del Municipio siano a mezz'asta in segno di partecipazione della comunità ravennate al lutto della famiglia Chianese". I carabinieri del nucleo operativo in sinergia coi colleghi della scientifica coordinati dal sostituto procuratore Daniele Barberini, stanno indagando a 360 gradi sull'efferato delitto e propendono per l'agguato. Sono già stati sentiti decine di testimoni e s'indaga nella vita privata della vittima per cercare un movente al suo assassinio. L'uomo è stato ucciso con un colpo d'arma da fuoco e il cadavere è stato trovato da una pattuglia di colleghi giunta sul posto dopo non aver ricevuto risposta al telefono dalla guardia giurata. Secondo una prima ricostruzione pare che l'uomo, impegnato in un servizio di perlustrazione, avesse appena raggiunto la sbarra della cava, quando è stato freddato con due proiettili con un fucile da caccia: uno ha infranto il vetro del lunotto dell'auto, l'altro l'ha raggiunto in faccia uccidendolo. La sua arma di ordinanza è stata sottratta, elemento, questo che desta sospetto anche se gli inquirenti continuano a credere sia stato fatto per depistare le indagini, così come il portafoglio. Napoletano, per anni residente nel casertano, Chianese era domiciliato a Campiano con moglie e figlio. La vittima era dipendente dell'istituto di vigilanza 'Civis Augustus' srl. La cava Manzona Vecchia è della SIc, una controllata Cmc.