Volley Superlega, la Consar riabbraccia tanti vecchi amici contro Monza: "Torniamo sempre volentieri a Ravenna"
Marco Ortolani
Anticipo televisivo al sabato per l’attesa sfida fra la Consar e una VeroVolley Monza ricca di facce conosciute che hanno proseguito in Brianza il percorso pallavolistico romagnolo. Alla guida della formazione ospite c’è il modenese Fabio Soli, che è qualcosa più di un ex, visto che ha deciso di metter su in Romagna casa e nuove radici. In campo Orduna e Goi; in panchina, da infortunato lungodegente, l’austriaco Buchegger. Il distacco da Ravenna - pur sull’onda della conquista ateniese della Challenge Cup - non fu del tutto dolce, per Fabio Soli, ma ormai sono storie vecchie. «Torno come sempre volentieri a Ravenna, in una città che mi ha dato tanto e dove ritrovo persone con cui ci si è voluti molto bene».
Com’è il momento di Monza?
«Siamo in ripresa, dopo un inizio di campionato pieno di problemi. La vittoria di domenica contro Cisterna ci ha dato morale. Ma ritengo che la mia squadra possa e debba migliorare la posizione di classifica (settima a pari punti con Ravenna, dopo la quarta di ritorno, ndr)».
In squadra ha un «crac» di livello mondiale come il polacco Kurek.…
«Un professionista di grandissime doti sia fisiche che caratteriali. Sta cercando una consacrazione nel nostro campionato, che è difficile anche per i grandi come lui. Ma sono certo che potrà velocemente trovarla».
Bonitta dice che la pausa di capodanno per gli impegni delle nazionali è stata un disastro per le condizioni della squadra. E’ d’accordo?
«Confermo anche per quanto mi riguarda: Louati e Yosifov sono tornati spappolati per i tanti impegni ravvicinati e così importanti. Louati voleva riportare l’euforia del grande risultato della sua Francia, mentre Yosifov vuole riscattarsi per l’obiettivo mancato di un soffio con la Bulgaria. Ma sono a corto di benzina fisica. Li stiamo recuperando poco a poco».
E cosa ci dice del nostro gigante buono Buchegger?
«E’ quasi un anno e mezzo che Paul non gioca a pallavolo. E’ un ragazzo con doti morali straordinarie, ci è prezioso negli allenamenti, ma è il cugino del grande giocatore che avete conosciuto, le sue ginocchia non gli permettono ancora la normalità del lavoro atletico. Gli auguro di tornare forte nella prossima stagione, perché se lo meriterebbe dopo questi due anni irreali».
Come vede Ravenna?
«Molto bene. Hanno fatto miglioramenti esponenziali fra le prime giornate e la fine del girone di andata. I giocatori hanno le grandi strutture che questo campionato richiede dal punto di vista fisico e hanno la fame giusta di chi è motivato a centrare risultati di squadra e anche personali. La motivazione è davvero la chiave che, a questi livelli, può far cambiare gli obiettivi e di conseguenza le classifiche. Sarà una partita intensa, tipica di quando si affrontano squadre a pari punti in classifica».