Volley A2, la Consar Ravenna attende con fiducia Zlatanov Jr: alla scoperta del baby campione del mondo
Marco Ortolani
Da qualche tempo il precampionato della Consar ha una piacevole consuetudine: mancano dei giocatori che si aggregano più tardi, portando al collo la medaglia di una grande competizione giovanile. Quest’anno l’onore toccherà a Manuel Zlatanov, che ha fatto faville ai Mondiali Under 17 giocati in Bulgaria e vinti dall’Italia grazie alla doppia vittoria al quinto set in semifinale contro l’Iran e in finale contro l’Argentina. Zlatanov, classe 2008, terza generazione di una genealogia di campioni di volley, è stato l’Mvp e il suo arrivo a Ravenna (avvenuto mercoledì) è accompagnato da grande curiosità. Tutti schierati i «pompieri», coloro che devono spegnere fuochi troppo vivaci quando si parla di un ragazzino. Apre la fila papà Hristo: «Si parla troppo di mio figlio - ammonisce lo schiacciatore che, da giovanissimo, vestì la maglia di Ravenna a metà degli Anni Novanta - è poco più che un bambino che finora ha fatto buone cose, ma che deve ancora costruire il suo percorso. Per questo pensiamo di aver fatto una buona scelta portandolo a Ravenna, dove potrà imparare dai più anziani, compagni e avversari, ma potrà anche rifugiarsi in una Under di qualità, dove ritrovare il confronto con i coetanei». Coach Valentini si sintonizza sulle stesse frequenze: «Ho avuto modo di conoscerlo e allenarlo due anni fa. Il talento era evidente e, con Bonitta, non abbiamo avuto dubbi nell’andare a cercarlo per la A2 di quest’anno. Adesso dovremo essere bravi nel consentirgli una crescita armoniosa». «Ma poi - riprende il tecnico ravennate - potrebbe non essere così difficile, visto il carattere e le motivazioni del ragazzo». Cosa ricorda un ragazzo così dominante nel settore giovanile a un calabrese come lei? «Capisco dove volete arrivare
Il ricordo va a Simone Rosalba che esordì in serie A qui a Ravenna e che poi tornò in Calabria per conquistare, con Daniele Ricci in panchina, una promozione che per Vibo Valentia rimane un ricordo indelebile. E a Daniele Lavia, che esordì a Ravenna ed è diventato, come lo fu Rosalba, una colonna della Nazionale. Ma qui a Ravenna di talenti ne avete visti crescere tantissimi, per voi è normale
». Chi lascia da parte la diplomazia è il tecnico delle giovanili Valerio Minguzzi: «Lo vidi alle finali Under15 dell’anno scorso. Era uno Zlatanov-Contro-Tutti. Non era difficile capire che era già pronto per una carriera importante. Riceve benissimo e difende come un gatto. Per un grande attaccante come lui sono doti che lo rendono completo. E’ il tipo di giocatore che vuole Velasco (Minguzzi e lo stesso Valentini non lesinano parole infatuate per l’azione decisiva del tecnico argentino nell’impostazione del lavoro delle nazionali ad ogni livello, ndr) che è fissato sulla necessità delle squadre di giocare palloni ripartiti equamente fra le bande e il centro. E per arrivare a questo la prima cosa da mettere a posto è la ricezione». A proposito di titoli, grande soddisfazione per il titolo italiano Under16 di beach volley colto dalle ravennati Nicole Balzani e Margot Piraccini, con Enrico Piccinini nelle vesti di coach. Le due ragazze sono tesserate per la Powerbeach per l’attività sulla spiaggia, mentre giocheranno con l’Olimpia Teodora la stagione indoor. Nella finale, disputata a Cattolica, hanno recuperato un set di svantaggio contro le avversarie piemontesi , per poi regolarle 21-17 e 15-11