Volley A2 donne, Teodora, la qualificazione ai playoff e la ciliegina di un debutto da record
Marco Ortolani
L’Olimpia Teodora aveva approcciato in vantaggio la Pool Salvezza. L’avversaria più temibile era il Busto Arsizio, che è stato neutralizzato con lo scontro diretto vinto in Lombardia; a quel punto è spuntata Martignacco, seppur molto distaccata, ma le friulane si sono auto-eliminate, perdendo punti per la strada. Rimaneva Talmassons, ma anche l’altra piccola località udinese - giusto sabato pomeriggio, sconfitta dal Cus Torino - ha immediatamente abbandonato ogni velleità teorica e ha concesso la qualificazione playoff alle ravennati, anche prima del match contro Olbia, divenuto la prima di tre «amichevoli» pre playoff (la seconda giovedì, a giornale chiuso, contro il Club Italia e l’ultima domenica prossima, a Montale di Modena). Bendandi ha fatto capire che utilizzerà questi impegni per risparmiare qualche salto a chi, finora, ha tirato la carretta e concedere campo a chi lo ha visto di meno: il secondo libero Giovanna, la portoghese Kavalenka (da un mese fuori dallo starting six, ma deve tornare pronta come alternativa nelle gare playoff) e la linea verde con Candolfini (esordio già la settimana precedente contro Torino) e Nicole Piomboni, che ha giocato due set contro Olbia. La riminese, con 15 anni e 5 mesi, è il più giovane esordio della storia della Teodora, il più giovane delle ultime due stagioni di A1 e A2 e il secondo degli ultimi 4 anni (preceduto di pochi mesi da Ituma, del Club Italia). In passato esordi precoci furono quello leggendario di Alessandra Zambelli (nemmeno 16 anni quando divenne una «titolare aggiunta» della Teodora imperiale), di Patrizia Fanara (pochi anni dopo, come riserva di Manù Benelli), di Daniela Gattelli (nella seconda squadra cittadina in A2) e di Barbara Missiroli (nella stessa Futura di A2 e con la prima squadra nella Coppa Italia di quell’anno). Curioso che, sulla panchina di Olbia, ci fosse ancora Jenny Barazza, tredicesima di tutti i tempi per longevità sui campi in una classifica guidata da colossi come Kirillova (in campo da protagonista fino a quasi 45 anni), Aguero, Piccinini, Gioli, con Bacchi decima. Il lancio di atleti molto giovani (presto potrebbe toccare a Sara Fontemaggi e sta accadendo lo stesso anche in campo maschile con Grottoli, Pirazzoli e Orioli) allarga il cuore e stringe le necessità di portafoglio. In caso di perdurante crisi economica potrebbe diventare una scelta obbligata puntare su questo tipo di prodotti fatti in casa. Ora il gruppo ravennate attende la chiusura della Pool Promozione (che ha partite in programma fino al 7 maggio) per conoscere il nome dell’avversario nei quarti di finale: Roma, Mondovì, Macerata e Vallefoglia le teoriche possibilità. Un altro «buco agonistico» di almeno 15 giorni, l’ennesimo di questa stagione a singhiozzo.