Volley A2 donne, la Teodora ha chiuso l’andata e ora può respirare
Il girone Est della A2 femminile chiude la sua «andata» con lo svolgimento quasi miracoloso di tutte le partite ad eccezione di una (Macerata-Montecchio, rinviata per presunta positività di una ragazza del team marchigiano), mentre il gruppo Ovest è flagellato dai rinvii (ben 17 le gare da recuperare). Ci si consola con il dato dei sintomi minimi o nulli delle atlete positive, ma quello che preoccupa è la possibilità che si debba mettere mano alla formula del campionato per consentirne il suo completamento.
L’Olimpia Teodora si è salvata dal virus e ha portato a termine la prima fase con cinque vittorie e tre sconfitte e un terzo posto finale superiore alle aspettative, considerando la pesante assenza di Laura Grigolo (ritorno in campo previsto solo nel 2021). La squadra ha un ottimo potenziale al servizio. Rebecca Piva ha le briscole migliori, ma anche le compagne a turno vanno frequentemente a segno dai 9 metri. In attacco il pallone viaggia verso i due terminali principali, Kavalenka e Piva, che devono dare continuità alla evidente pericolosità dei loro colpi alti e potenti. Il «ministro della difesa» è il libero Rocchi, che sta disputando una buona stagione.
Al comando della classifica troviamo l’inatteso Cutrofiano, squadra esperta che ha fatto valere un approccio subito ottimale con la categoria, ma non sembra la squadra capace di «ammazzare» il campionato. La classifica è molto compressa e nove delle dieci squadre in lizza (solo Montecchio sembra in difficoltà) sono pienamente in lotta per le cinque qualificazioni alla seconda fase. La mancanza di pubblico pesa al botteghino (Ravenna era fra quelle che ne beneficiava di più, in una A2 dove dominano le palestrine dei piccoli centri) e nella visibilità dei marchi (si cerca di rimediare con la diretta web di tutte le partite sul sito della Lega). E anche il gioco perde parte di quel sapore ruspante che danno gli applausi e gli incitamenti della gente. «Dobbiamo caricarci ancora di più fra di noi», dice la toscana Alessandra Guasti. Che aggiunge: «Meno male che siamo un bel gruppo, forse il migliore nel quale sia mai capitata. Le mie compagne hanno anche saputo farmi felice la scorsa settimana, nel giorno della mia laurea, che ovviamente non ho potuto festeggiare come avrei voluto, ma che grazie a loro è stata comunque una giornata da ricordare».
Domenica prossima si riprende con il girone di ritorno che vede Ravenna osservare subito il turno di riposo. «All’andata - dice il direttore sportivo Fresa - non lo apprezzammo, perché eravamo fermi da mesi e con una gran voglia di andare in campo. Stavolta invece capita al momento giusto. Avevamo caricato il lavoro delle ultime settimane e adesso ci sta di poter respirare una settimana». Si riparte il 22 ricevendo in casa il Cutrofiano. Una vittoria e la vetta della classifica sarebbe vicinissima. Si può lottare per la promozione? Kavalenka dice sì, per conquistare al primo colpo quella massima serie del campionato italiano che è dichiaratamente nel suo mirino. Il dg Bottaro smorza gli entusiasmi: «Non è un nostro obiettivo». E poi fa qualche conto: «Le big di A1 spendono 4 milioni l’anno. Quelle più parsimoniose ne spendono solo uno, ma noi attualmente ne spendiamo… mezzo. Bisognerebbe trovare altre risorse per dare continuità a quell’eventuale risultato». (ma.or.)