Volley A2, attacco, fortino Costa e classifica corta: per questo è una Consar Ravenna da piani alti
Marco Ortolani
Dà fastidio se parliamo di alta classifica? «Il campionato è appena all’inizio. Io non ne parlo di sicuro, però gli ultimi risultati…». Tradotto dal «bonittese» significa: no, non mi dà fastidio. La Consar ha colto la terza vittoria consecutiva da tre punti e l’addetto stampa Massimo Montanari deve spulciare all’indietro gli annuari di vari campionati per trovare una simile performance. Era il 2017/2018, in Superlega, con Soli in panchina: Orduna, Buchegger e Poglajen in campo e il cubano Gutierrez (rivisto domenica fra i più combattivi in maglia Pordenone) fra i rincalzi. Ma vediamo i segreti del gran momento dei ravennati e soprattutto proviamo a capire per quale motivo Ravenna può davvero guardare in alto.
SQUADRA AL COMPLETO
Bonitta ha avuto Bovolenta e Orioli solo poche ore prima del via al campionato. Poi si è fermato Pinali e, a Cuneo, era piena emergenza. Ora sono tre settimane di organico completo disponibile. Lorenzo Tomassini (incidente in scooter mentre si recava alla partita di domenica) se l’è cavata con una contusione al ginocchio e un po’ di paura. Ha saltato la gara, ma rientrerà subito.
I PUNTI FORTI
La squadra dimostra di avere un carattere impensabile per la baby-gang che è: i ragazzi sanno reagire alle difficoltà, sanno reggere le pressioni, sanno gestire i finali ai vantaggi (3 vinti su 3 disputati nelle ultime 3 partite); sanno rimontare. Il gruppo sembra ben coeso anche dal punto di vista umano.
IN ATTACCO
C’è un premio-partita ogni volta che Bovolenta raggiunge 20 punti. A Castellana ha esagerato (36, record stagionale), due volte ha superato il limite e intascato il bonus, altre due volte lo ha sfiorato (19 domenica scorsa contro Pordenone). Ma lanciare il peso a quota20, a 18 anni, nella A2 italiana, è tanta roba. Pinali è un’alternativa importante e la variante «a tre martelli» (Ceban per Bovolenta) può esaltarne la sua vena offensiva.
IN RICEZIONE
Goi si prende una bella fetta di campo da ricevere, ma i battitori avversari lo evitano come la peste. I martelli ringraziano e possono presidiare a dovere il loro settore. Goi si sfoga in difesa, con il suo repertorio acrobatico. A proposito di lavoro oscuro: i centrali fanno più finte che attacchi e si spolmonano per creare spazi ai laterali. I tabellini sono risicati, ma il piano B che li coinvolge, se i martelli si inceppano, è sempre pronto.
FATTORE CAMPO
Di nuovo 750 presenze al Costa. I ravennati, con i loro modi e tempi compassati, stanno prendendo confidenza con questi ragazzini. Non ci sarà il clima bollente che accompagnava i Vigili negli Anni Settanta, ma c’è già una bella elettricità, favorita dalle vittorie.
CLASSIFICA COMPATTA
Era un campionato con padroni annunciati di Vibo, ma i calabresi hanno perso già due volte, a Cuneo e a Porto Viro. Dietro c’è Castellana, che i ravennati hanno battuto a domicilio nella gara forse più prestigiosa fra le 8 fin qui disputate. In fondo si è staccata la sola Motta. Le altre sono tutte nel gruppone. La Consar Rcm (che in settimana ha salutato Coscione) è attesa ora da due trasferte-verità agli estremi della penisola: domenica a Cantù e il sabato successivo a Vibo. Dovesse andar bene, anche il più prudente dei coach non potrebbe più nascondersi.