«Visioni Fantastiche» al PalaCongressi di Ravenna trasforma in giurati i ragazzi delle scuole

Un nuovo festival cinematografico dedicato al mondo della scuola, e quindi dei ragazzi, che nasce come evoluzione di una rassegna horror. Niente male come premessa, ma non è un azzardo, visto che il Nightmare Film Festival di Ravenna - che tornerà dal 30 ottobre al 3 novembre, con Liliana Cavani ospite speciale – anzitutto non è più propriamente un festival «di genere», essendosi ormai aperto ad ogni anfratto del «lato oscuro» del cinema, e poi prevede da diversi anni una sezione «Nightmare Scholl» dedicata all’alfabetizzazione dei giovani spettatori, che oggi i curatori di Star Cinema hanno fatto evolvere nel più ampio progetto «Visioni Fantastiche », in programma al PalaCongressi di Ravenna dal 21 al 29 ottobre.
«L’obiettivo è stimolare nei giovani una profonda capacità di analisi delle informazioni audiovisive - spiegano gli organizzatori - e la positiva risposta degli studenti già alla Nightmere School ci ha spinto a realizzare un festival ad hoc. Come da Piano Mibac-Miur lo scopo è combattere l’analfabetismo iconico, con una strategia didattica che valorizzi e non subisca la rivoluzione digitale. Il calo drastico dell’attenzione di cui soffrono le nuove generazioni può essere fermato». Per questo i ragazzi delle scuole ravennati saranno non solo spettatori ma anche giurati di sezioni apposite del festival.
Nello specifico i «Visionari 6+» (fino agli 8 anni) valuteranno per lo più film animati (tanti corti e un lungometraggio), i 9+ entreranno nello specifico del «come i ragazzi affrontino gli stessi problemi e provino gli stessi sentimenti», i 12+ affronteranno la fase in cui «nessun individuo si può considerare più un bambino, ma neanche un adulto», i 16+ vedranno l’elemento fantastico interfacciarsi con il racconto realistico, mentre i 18+ visioneranno film che riflettono la ricchezza psicologica dei giovani giurati.
Ma c’è (molto) di più. Anzitutto la gratuità di ogni evento, a cominciare dai laboratori sulle pratiche cinematografiche e narrative, dalle ombre cinesi al flip book fino al podcast, e poi le masterclass: Davide Vukich su Disney e la storia del cinema d’animazione, Burani e Gheller dello Studio sulla stop motion, Giuseppe Squillaci sulla storia degli effetti speciali, Roy Menarini sul linguaggio fantastico fra cinema e serie tv, Emanuela Serri e Rossella
Giovannini sull’incontro fra cinema e filosofia e Alessandro Iannucci e Andrea Bernardelli sui cattivi seriali.
Inoltre il festival prevede spazi interattivi come «La Stanza dei Lego» (con cui realizzare scene di film) e l’esperienza della «Realtà Virtuale» con 3D Lab Factory, una selezione dei migliori cortometraggi provenienti dal Kurzfilmtage di Oberhausen, quelli restaurati di Vera Neubauer, realizzati con la rivoluzionaria tecnica dei ferri da maglia, alcune anteprime internazionali di film di genere fantastico, l’omaggio al maestro dell’animazione Hayao Miyazaki, la sezione sui film emiliano-romagnoli e l’incontro con Marta Perego, venerdì 25 alle 18, sul libro Le Grandi Donne del Cinema.