Vela, l'effetto Luna Rossa da Cervia a Marina di Ravenna: «Crescono numeri e interesse grazie all’America’s Cup»

Romagna | 19 Ottobre 2024 Sport
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Tomaso Palli
Cervia e Ravenna. Terre di mare, terre di velisti. E non è necessario tornare troppo indietro nel tempo e affidarsi alla storia per scoprirlo, basta restare nell’attualità di una non brillante campagna spagnola di America’s Cup per i colori di Luna Rossa Prada Pirelli. Tra i membri del team, a bordo nell’equipaggio di regata o nella fondamentale squadra di terra, protagonisti nati e cresciuti proprio nelle realtà che in Romagna si fanno promotrici della vela: il Circolo Nautico Amici della Vela di Cervia e il Circolo Velico Ravennate. Marcello Luciani è responsabile del settore agonistico del primo, mentre Jacopo Pasini è direttore sportivo del secondo. I due velisti aprono le porte di due mondi tra una Coppa America che fa oramai parte del passato e l’influenza che quest’ultima, grazie anche a un’importante copertura mediatica avuta, può avere nei prossimi mesi sull’intero movimento velico.

DA CERVIA…
In rigoroso ordine alfabetico, è Cervia ad aprire le danze, una realtà nata nel 1953 inizialmente solo per motonautica e sci nautico prima di ampliare i propri orizzonti con l’ingresso nel sodalizio di un gruppo di velisti, i cosiddetti Amici della Vela. «La nostra attività di base è la scuola vela - spiega Marcello Luciani - ed è dove cerchiamo di trasmettere ai giovani la passione per questo sport. Il passaggio successivo è l’agonistica con optimist e Rs Feva dove contiamo all’incirca una ventina di atleti fino ai 18/19 anni. È qui che il Circolo deve lavorare, perché tra i 12 e i 15 notiamo una maggiore dispersione di ragazzi: non serve costruire a tutti i costi il campione, ma vogliamo dare ai ragazzi equilibrio per fare sì che possano proseguire il percorso, insieme a tutte le altre cose che devono fare, divertendosi». Tra i soci del Circolo, protagonista a Barcellona con il team di Luna Rossa, c’è Giuseppe Acquafredda impegnato nello shore team nel ruolo di mast & rigging: «Pino, questo è come noi lo chiamiamo, è il nostro portabandiera e siamo molto orgogliosi che ci rappresenti. È nato qui, lo dico davvero perché è il figlio dei gestori del ristorante, ed è stato anche mio allievo. Questi anni con Luna Rossa (per lui è stata la terza campagna con il team di Patrizio Bertelli, ndr) sono stati un’esperienza enorme in un ruolo molto impegnativo non solo durante la Coppa America. I ritmi di lavoro sono pesanti per tutto l’anno perché barche così avanzate richiedono una perfezione totale». Nonostante il dispiacere per la sconfitta in finale di Louis Vuitton Cup, che non ha dato la rivincita contro i neozelandesi campioni in carica, ciò che si porta dietro un appuntamento tanto importante e mediatico come l’America’s Cup può rifarsi sul movimento velico e sull’attività dei singoli circoli attirando e appassionando un numero sempre maggiore di giovani aspiranti velisti: «I frutti di questa Coppa America arriveranno con le iscrizioni del prossimo anno. Dopo la scorsa edizione, abbiamo riscontrato un aumento perché è normale che l’interesse cresca quando Luna Rossa è in tv. Speriamo ci possano essere buoni riscontri, anche solo in termini di interesse con ragazzi e ragazze spronati a iniziare e continuare». Ottimismo per il futuro del Circolo ma anche per quello di Luna Rossa: «Guardando le regate degli sfidanti - conclude Luciani - eravamo i più forti ma poi Ineos, con Ben Ainslie che ci ha messo del suo, ci ha superato. Ma il team andrà avanti e, sotto, la nuova generazione di velisti che abbiamo visto con la vittoria dei giovani e al femminile è pronta con una grande fortuna: a differenza di un Bruni o di uno Spithill, hanno conosciuto i foil fin da molto giovani». 
… A RAVENNA
Salgono a quattro, regatando verso il capoluogo di provincia, i rappresentanti del Circolo Velico Ravennate: Jacopo Plazzi Marzotto (coach e coordinatore del programma Youth&Women) e Umberto Molineris (a bordo come trimmer) nel sailing team, Matteo Plazzi (rules advisor) e Andrea Bazzini (performance) nel design team. «Avere quattro nostri atleti nella Champions League della vela - commenta Jacopo Pasini - è una soddisfazione grandissima. Diventano un punto di riferimento per i nostri ragazzi che hanno modo di vedere dove si possa arrivare in un’organizzazione come la nostra». Un Circolo, quello di Ravenna, che basa la propria attività su chi, fin da piccolo, si avvicina alla vela: «L’attività giovanile è il nostro core business - continua - con i giovani velisti che entrano a 6 anni. Noi, a quel punto, dobbiamo trasmettere loro la passione per il mare e la natura con un percorso di crescita umana, sportiva ed educativa fino ai 18 anni». Un’attività per lo più giovanile ma che non vuole darsi limiti come nel caso di chi punta a fare come prima di lui fecero Umberto Molineris e Jacopo Plazzi: «Lorenzo Pezzilli è un nostro giovane molto forte, uscito un po’ dall’alveo del Circolo per lanciarsi in una campagna olimpica nei 49er. Il tema olimpico è il via per tantissimi di questi percorsi che poi possono sfociare anche nella Coppa America. Non può essere una cosa fatta sulle spalle del Circolo, ma è un nostro atleta e siamo orgogliosi di dargli una mano». E a proposito di Coppa America, l’esperienza vissuta da una quarantina di soci del Circolo Velico Ravennate è stata davvero unica: «L’abbiamo vissuta a Barcellona, a tifare in mare. In più, in Italia e presso il nostro Circolo, c’era la possibilità di seguire ogni regata, soprattutto quelle di Luna Rossa. Ci è dispiaciuto tanto perché speravamo in un risultato migliore, ma è stata una Coppa bellissima con un’evoluzione molto importante che ha alzato il livello di barche tutte molto vicine. Luna Rossa si è tolta la soddisfazione di vincere con i giovani e con le ragazze, lì dove il nostro Jacopo (Plazzi, ndr) è direttamente coinvolto come coach. Iniziare con due vittorie, in questi nuovi progetti, dà soddisfazione e lustro, oltre a ottimismo per il futuro». E a proposito di futuro, anche il Circolo Velico, così come l’intero movimento, conta di beneficiare di un ritorno che solo l’America’s Cup è in grado di dare: «Ogni volta che c’è, cresce ovviamente l’interesse. E noi siamo molto felici che Luna Rossa abbia annunciato di voler proseguire: non solo per lo sport, ma anche perché rappresenta un volano per l’intero movimento. Il motivo? È banale, se ne parla in televisione. Difficile quantificare, ma in termini di numeri, sicuramente, ci sarà un aumento anche solo per l’interesse attorno alla vela con l’entusiasmo che sempre è capace di portare Luna Rossa».
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