Vaccini anti-Covid nel Ravennate, Angelini (Asl): "Non smettiamo con le precauzioni"
«Se consideriamo le due dosi del vaccino, contiamo di finire questa prima parte della campagna per la metà di febbraio. Sembra lontano ma in realtà è dietro l’angolo. Dopodiché, stando alle indicazioni che abbiamo, dovremmo procedere con gli ultra 80enni che non vivono nelle case di riposo. Sulla carta è questa, infatti, la prossima categoria degli aventi diritto». Raffaella Angelini, direttrice della Sanità pubblica dell’Asl Romagna, preferisce parlare di quello che è stato fatto, piuttosto che di quello che succederà: «Anche sulla adesione ai vaccini anti-Covid della popolazione in generale, quando arriverà il momento, ci si può sbilanciare poco. Posso dire che, stando a quello che vedo, le persone saranno sensibili e la partecipazione sarà alta, a differenza di quanto avviene ogni anno per l’anti-influenzale, sul quale serve costantemente un’opera di informazione puntuale. Ma sono, per il momento, solo ipotesi». A seconda di quali tipi di vaccini verranno messi a disposizione, si dovrà poi a capire se e come decentrare i punti vaccinali: «Chiaro che è impensabile pensare che si possa continuare a gestire tutta la campagna al Pala De Andrè. Pensiamo agli anziani dell’intera provincia: non potremo certo chiedere loro di spostarsi di diversi chilometri. Ma un conto è ragionare su Pfizer, che è poco maneggevole. Un conto è farlo su Moderna, che ha una temperatura di congelamento inferiore e una volta scongelato, sopravvive un mese in frigorifero. Sono variabili importanti che, per esempio. andranno a determinare se si potranno decentrare le dosi negli ambulatori dei medici di base, che a quel punto potrebbero dare il loro contributo. Per ora ci sono ancora troppe incognite, nell’attesa dobbiamo esplorare tutte le possibilità». Intanto, sono arrivate le nuove forniture: «Settimanalmente riceviamo le nuove dosi. Le prossime consegne sono in programma il 15 e il 18 gennaio. Stiamo facendo un lavoro rigoroso, dove rigore significa anche continuare a ribadire che chi può essere vaccinato adesso e chi no. Nel frattempo, dobbiamo capire se il terzo vaccino, AstraZeneca, verrà autorizzato. Tutti, nell’attesa, devono rispettare le raccomandazioni per evitare il contagio, perché il virus corre veloce e il vaccino, se non si presta attenzione, non è efficace nell’immediato. È una carta che abbiamo per le mani ma prima che diventi risolutiva passerà un anno. Il timore è che parlando troppo di vaccini, si perda di visto che il Covid continua a colpire». (s.manz.)