Tanti spettacoli teatrali in provincia di Ravenna indagano i grandi mali dell’individuo e della società

Federico Savini
Non è tanto sulle ferite quanto sulla loro capacità eventuale di «rimarginarsi» che si concentrano, più e meno metaforicamente, buona parte degli spettacoli in programma nei teatri della nostra provincia. Palchi sui quali si affronteranno le storture della società come quelle dell’uomo, in un intreccio di racconti artistici sull’umanità, i suoi limiti e i suoi dolori.

CONSELICE
È un titolo che parla chiaro «Cosa nostra spiegata ai bambini», lo spettacolo in scena venerdì 24 febbraio (alle 21) al teatro Comunale di Conselice che è stato scritto dal lanciatissimo Stefano Massini e portato sul palco da Ottavia Piccolo con l’accompagnamento musicale dei Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo. Al centro del monologo c’è la storia di Elda Pucci, sindaco per un anno, anzi meno, di Palermo. Un anno vissuto in un clima intimidatorio, perché per la prima volta il Comune si dichiarò parte civile in un processo mafioso; e anche perché Elda Pucci era la prima donna ad amministrare una grande città italiana. Lo spettacolo diretto da Sandra Mangini è immerso in un’atmosfera ovattata, rarefatta, che però grazie a Ottavia Piccolo prende lentamente quota, raccontando l’amore per i bambini, la giustizia e una moralità da mettere a fuoco, visibile e nitida.

RAVENNA
Termina venerdì 24 al teatro Rasi la serie di repliche della versione scenica de L’amica geniale a fumetti, recital tratto dalla graphic novel di Mara Cerri e Chiara Lagani di Fanny & Alexander dagli scritti di Elena Ferranti. Proprio Chiara Lagani porta sul palco la storia dell’amicizia tra Lila e Lenù, legame indissolubile che matura sullo sfondo di un rione della Napoli anni ’50. La trasposizione grafica si avvale della supervisione artistica di Davide Reviati. Dopo lo spettacolo, alla sala Mandiaye N’Diaye seguiranno i «Notturni radiofonici» di Rodolfo Sacchettini.
All’Alighieri andrà invece in scena per due recite (mercoledì 1 e giovedì 2 marzo, alle 21) la riduzione che Ruggero Cappuccio ha elaborato su Il Soccombente di Thomas Bernhard, primo capitolo di un’ideale «trilogia sulle arti» scritta negli anni ’80 e dedicata al mistero della musica e della genialità. Il testo racconta del rapporto tra il giovane astro del pianoforte Glenn Gould e i suoi compagni di corso, soggiogati dal suo talento e dalla consapevolezza del fatto che ci sia sempre qualcuno più bravo.

BAGNACAVALLO
Parla di amore per l’arte ma pure di storia, di una delle pagine più nere della «nostra» storia lo spettacolo Stelle nere, che la compagnia MaMiMò porterà in scena martedì 28 al teatro Goldoni di Bagnacavallo. Scritto, diretto e interpretato da Fabio Banfo, lo spettacolo è ispirato alla storia di Osvaldo Valenti e Luisa Ferida, una coppia di attori del cinema italiano degli anni ‘30 che continuò a girare film per la Repubblica di Salò, fino al 1944. La loro vicenda si intreccia con quella della Banda Koch, feroci cacciatori di prigionieri politici, che nelle celle segrete della famigerata Villa Triste di Milano torturarono decine di vittime, mentre ai piani alti si consumavano feste e orge a base di alcol e cocaina. Osvaldo e Luisa pagheranno un prezzo altissimo per aver frequentato quel luogo e, con il loro destino, andrà perduto anche il loro ultimo film.

FAENZA
Densa settimana teatrale quella faentina, che si chiuderà giovedì 2 marzo alle 21 con il ritorno in città del decano dei comici Cochi Ponzoni, che insieme a Matteo Taranto sarà protagonista di uno spettacolo assolutamente drammatico, Le ferite del vento. Si racconta di un figlio rimasto orfano che trova tra le vecchie carte del padre una serie di indizi che ne evidenziano la relazione extraconiugale con un uomo. Il gioco teatrale permette ai due uomini di incontrarsi anche dopo la morte del padre, in un flusso di parole di potenza deflagrante.
Ma la settimana scenica faentina parte in realtà dalla Casa del Teatro di via Oberdan, dove venerdì 24 la Scuola Sperimentale dell’Attore ha in programma lo spettacolo Immigrant Song 2.0. Ispirato alla celebre canzone dei Led Zeppelin, lo spettacolo racconta la «non-conquista» dell’Occidente di oggi. Da parte di gente che muore per strada o per mare, chiedendosi se per strada non sia morto l’Occidente stesso.
Tornando al Masini, martedì 28 sarà protagonista la danza, con lo Spellbound Contemporary Ballet impegnato nelle «Rossini Ouvertures» di Mauro Astolfi, omaggio al grande compositore attraverso un’immaginaria «parete dei ricordi» di Rossini, una proiezione della sua mente, piena di sportelli, di ripiani, di nascondigli, una parete che separava un mondo dall’altro.

MODIGLIANA
E sempre al geniale compositore che trascorse a Lugo parte della sua adolescenza è dedicato Rossini Flambé, spettacolo che sabato 25 alle 21 porterà sul palco del teatro dei Sozofili di Modigliana gli attori del Teatro Due Mondi di Faenza. Diretto da Alberto Grilli, lo spettacolo si presenta come una divertente e scatenata sequenza di canti, testi e situazioni comiche che, come una ricetta, mescola temi che variano dagli ingredienti in cucina all’amore, dal vino ai piaceri della vita. A partire dal fortunoso ritrovamento di un manoscritto giovanile di Rossini, perduto proprio in Romagna.

CERVIA
È un appuntamento assolutamente «comunitario» quello in programma venerdì 24 alle 21 al teatro Walter Chiari di Cervia. La compagnia Anime Specchianti porterà in scena «Partita aperta - Il modo più sicuro di ottenere nulla da qualcosa», dedicato al tema del gioco d’azzardo e le sue ricadute sulla società. Gli incontri con la psicologa Chiara Pracucci e con ex giocatori compulsivi hanno permesso alle interpreti di portare in teatro le dinamiche che portano ad essere incapaci di resistere all’impulso di inserire monete nelle slot machine o tentare la fortuna nelle scommesse. La messa in scena porta lo spettatore a vivere un percorso attraverso gli stati d’animo e le emozioni che provocano la dipendenza. Lo spettacolo è gratuito previa prenotazione ai numeri 320/3928914 e 339/7748859