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Riccardo Isola - Sono passati quasi sei mesi da quando Stefano Briccolani ha cambiato il proprio status politico da vice di Anconelli a primo cittadino. Un passaggio di grado che da fine maggio lo vede tenere le redini di Solarolo. «Stiamo seguendo il solco delle linee programmatiche che sono state premiate dai cittadini a maggio. Un’impostazione pragmatica e senza tanti fronzoli. Non è il momento storico per fare promesse irrealizzabili e mirabolanti». Fin dal suo insediamento a Sindaco la priorità è stata quella di dare una risposta all’edilizia scolastica. A che punto siete?
«Quello delle scuole, della messa a norma dal punto di vista antisismico è stato fin da subito un punto fermo del nostro programma, così come quello dei lavori pubblici in senso generale. Siamo intervenuti sul plesso delle scuole elementari, dove a causa di un problema inaspettato abbiamo avuto qualche disagio, poi assolutamente risolto, e continueremo a farlo per dare una risposta concreta all’adeguamento delle normative vigenti sull’antisismica» I prossimi interventi?
«Proseguiremo su un’altra parte delle scuole elementari e sono in previsione lavori nella scuola dell’infanzia. In totale, per questi capitoli, verrà investito 1 milione di euro. Oltre ai 600mila euro messi a disposizione per le elementari si aggiungono altri 250 mila per la palestra, ad uso di tutti i bambini e studenti, mentre per la scuola dell’infanzia saranno utilizzati 150 mila euro». Altro ambito di interesse è quello della viabilità?
«Punto imprescindibile e fondamentale per il territorio e la nostra comunità. Dopo l’asfaltatura di via Casanola proseguiremo con interventi di miglioramento generale, nei prossimi anni, delle numerose vie stradale presenti. Non mancheremo di ragionare anche sulla realizzazione e, messa in sicurezza di percorsi protetti per pedoni e bici. Inoltre, ma questo è ancora un progetto in fase embrionale, stiamo pensando di rivedere l’ingresso ovest al paese con l’eventuale realizzazione di una rotatoria». Per Solarolo, e non solo, c’è un capitolo importante, anche se non direttamente di vostra responsabilità diretta chiamato Casello autostradale. Com’è la situazione?
«Non abbiamo tempi certi. Stiamo aspettando che si dirimano alcune questioni legate alle compensazioni. La questione politico-amministrativa poi di Imola non ci aiuta a vedere sereno all’orizzonte per quanto riguarda la velocizzazione del tutto. Intanto sappiamo che alcuni tecnici stanno facendo alcuni monitoraggi sul rumore e sui flussi di traffico, che ci fanno presagire che i tempi potrebbero accorciarsi» Sulla Romagna faentina la posizione di Solarolo è sempre stata filo unionista. E’ sempre di questa idea?
«Assolutamente si. Bisogna iniziare a fare chiarezza su un punto: Solarolo, da sola, oggi avrebbe meno chance di sviluppo. Ognuno politicamente la può pensare come vuole, ma è innegabile che la logica di territorio è l’unica strada percorribile. Non da oggi sanità, scuola, lavoro sono ambiti che ci vedono ragionare e operare a maglie ben più ampie di quelle comunali. L’esigenza vera è quella di fare funzionare l’Unione in modo sempre più efficace ed efficiente. Tornare indietro sarebbe deleterio per tutti, soprattutto per le realtà più piccole».
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