Sanità, negli ospedali di Faenza e Lugo operativa la guardia notturna per il reparto di Radiologia
A partire dalla notte tra il 14 e il 15 gennaio sarà operativa la guardia attiva notturna (medico e personale tecnico necessario) per la copertura del reparto di Radiologia degli ospedali di Faenza e Lugo.
Fino ad ora gli esami di radiologia effettuati in orario serale e notturno in urgenza (i reparti sono entrambi operativi 24 ore su 24) venivano refertati da operatori che venivano attivati tramite la reperibilità notturna.
D'ora in poi, invece, in fascia oraria notturna sarà operativa una guardia attiva unica del medico radiologo, congiunta tra Faenza e Lugo. Tale medico radiologo sarà presente fisicamente in guardia su uno dei due presidi, e referterà in telegestione anche le radiografie e le Tac senza mezzo di contrasto, effettuate dal personale tecnico non medico in turno presso l’altra sede. Per quanto riguarda le Tac che necessitano di somministrazione del mezzo di contrasto e le indagini ecografiche, nella sede in cui il medico non è di guardia, sarà predisposta la reperibilità di un ulteriore medico radiologo.
I turni strutturati in questo modo alterneranno le due sedi per la guardia attiva e per la reperibilità.
Tale decisione è maturata in considerazione dell'alto numero di esami svolti nei due presidi e del loro incremento (circa il 10% nell'ultimo anno), e più in generale per rendere un servizio sempre più completo, puntuale e sicuro al bacino di utenza di riferimento (circa 200mila residenti).
Soddisfazione da parte dei sindaci di Faenza e Lugo, Giovanni Malpezzi e Davide Ranalli: “Questo è un grande risultato per la qualità dei nostri servizi ospedalieri - hanno dichiarato -. Il costante e proficuo dialogo tra cittadini, Comuni e Azienda sanitaria, avviato con la riorganizzazione dell’Ausl unica, ha dato e sta dando importanti risultati in termini di qualità e professionalità dei servizi. Un altro tassello che qualifica i due presidi ospedalieri, per dare una risposta sempre più puntuale alle esigenze della comunità”.