Sanità, Covid: «In aumento i positivi, ma non i casi gravi», l'analisi di Silvestrini (Ig.Pubblica Ravenna)
«In questo momento è molto probabile che chi riferisce una sintomatologia febbrile sia affetto da Covid piuttosto che da influenza visto l’aumento di positivi registrato anche per quest’estate. Fortunatamente i casi gravi sono davvero pochi, abbiamo due ricoveri, ad oggi, in terapia intensiva e le nuove varianti, per le quali è pronto il vaccino che distribuiremo dal mese prossimo, non sono aggressive come quella del 2020». Giulia Silvestrini, direttrice facente funzioni dell’Igiene pubblica di Ravenna, commenta l’alto numero di positivi al Covid che anche la nostra provincia, in linea con la regione e il paese ha registrato dallo scorso maggio. «Non potendo più monitorare i tamponi visto che la maggior parte delle persone li fa in casa, possiamo avere un quadro della situazione contando i ricoveri che, come detto, sono davvero pochi e riguardano over 65 con una storia vaccinale incompleta e con patologie pregresse. Inoltre solo il 50% dei cittadini contagiati è sintomatico: una parte arriva in ospedale perché positivo, ma un’altra metà, arrivata al nosocomio per un altro problema, “scopre” al pronto soccorso di aver contratto il virus. Le varianti che circolano ora sono meno aggressive, ma di certo hanno un impatto importante su chi ha già patologie». Sottolineando, poi, che il vaccino protegge dalle forme gravi della malattia non dal contagio, Silvestrini aggiunge che «viene rimodulato ed aggiornato ogni anno dunque, oggi, siamo più preparati ad affrontare il Covid, ma anche se un minimo di immunità rimane, è importante, in primis per le categorie a rischio, farlo ogni anno. Nonostante la situazione sia sotto controllo, l’indicazione rimane sempre quella di stare a distanza da anziani e persone fragili con diverse patologie croniche quando ci si scopre positivi anche con un tampone domestico e non dimenticare le buone prassi di lavarsi spesso le mani o usare gel alcolico per interrompere la diffusione del virus. Un’abitudine che avevamo tutti durante la pandemia e che è andata via via perdendosi». Stiamo uscendo dall’estate, periodo nel quale si esce di più, aumentano le occasioni di socialità in luoghi affollati e i virus riprendono a circolare. Nei mesi scorsi, infatti, accanto all’aumento dei casi di Covid, si sono registrate anche sindromi influenzali e più casi di mononucleosi e citomegalovirus, malattie dell’adolescenza. «L’autunno non ci deve far sentire fuori “pericolo” dalle complicanze- precisa Silvestrini- pertanto Ausl Romagna invita tutti a vaccinarsi sia contro l’influenza che contro il Covid. La nostra regione ha già ricevuto i vaccini e siamo in attesa della circolare del Ministero della salute per conoscere la data esatta in cui iniziare le somministrazioni: quella contro l’influenza partirà la prima settimana di ottobre e quella per il Covid pensiamo tra fine settembre ed inizio ottobre» (m.c)