Riolo Terme, un autunno alla scoperta turistica del mondo «oscuro» con le visite alle grotte della Vena del Gesso

Romagna | 03 Novembre 2024 Cronaca
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Riccardo Isola - In autunno non si ferma la possibilità di esplorare, conoscere e apprezzare la diversità geologica, naturalistica, paesaggistica e storico-culturale del Parco regionale della Vena del Gesso. Le oltre 200 grotte presenti  sono un patrimonio naturale, storico e scientifico straordinario, recentemente riconociuto, non senza un lungo strascico di polemiche, come tale anche dall’Unesco. Si tratta di un alternarsi di corsi d’acqua, gallerie, sale, pozzi e cunicoli con diffusa presenza di concrezioni, erosioni, e riempimenti unici nel loro genere La maggior parte delle grotte non sono di facile percorribilità e richiedono, la conoscenza delle tecniche speleologiche, nonché il possesso di un’adeguata attrezzatura. Altre invece sono visitabili ed è possibile per tutti vivere l’esperienza di una visita speleologica con guide competenti e preparate. Non lontano da Brisighella si trova la prima grotta turistica del Parco, la «Tanaccia». Visitabile sin dagli anni ‘80 del Novecento, è possibile oggi esplorarla con una visita speleologica guidata. L’escursione dura circa 2 ore e attraversa la suggestiva Sala delle Sabbie, ricca di concrezioni, il grande Salone di Crollo, la Sala del Laghetto e la Sala Piatta, formatasi in seguito allo scollamento di due grandi blocchi gessosi. Aperta tutti i giorni esclusivamente su prenotazione, massimo 12 persone a visita guidata. Guida speleologica: Katia Poletti. Info e prenotazioni: 338/8705910. L’altra importante grotta è quella di Re Tiberio. Rinomata per la presenza di testimonianze archeologiche che attestano la frequentazione da parte dell’uomo durante l’arco di diversi millenni, la Grotta è la parte terminale di un vasto sistema di cavità naturali che ha uno sviluppo complessivo di oltre 6 km e un dislivello di 223 metri. Il tratto di grotta percorribile più facilmente, con abiti comodi e scarpe con suola tassellata, è di circa 60 metri. Visite speleologiche nei successivi 200 m sub-orizzontali di grotta sono possibili per i gruppi più avventurosi, ai quali sarà fornita l’attrezzatura speleologica. Nei pressi della Grotta di Re Tiberio, lungo la strada provinciale che collega Borgo Rivola con Casola Valsenio, si trova inoltre il centro visite sul carsismo struttura che consente di poter apprezzare con maggior consapevolezza lo straordinario bene storico-naturalistico rappresentato dalla Grotta del Re Tiberio. La grotta è aperta tutti i giorni su prenotazione, massimo 20 persone a visita guidata. Info e prenotazione: La Nottola Aps-Asd. 329/6791490. Sono inoltre a disposizione dei turisti, degli escursionisti e degli amanti delle gite all’aria aperta il Museo Geologico del Monticino. Un’area museale all’aperto che occupa una ex cava di gesso in disuso da oltre 15 anni. Situato nelle vicinanze di Brisighella, nella zona del santuario del Monticino, questo luogo rappresenta un punto di riferimento per la comunità geologica internazionale grazie al suo prezioso patrimonio geologico, paleontologico e naturalistico. Infine c’è la grotta di Cà Toresina che rappresenta una cavità tettonica naturale allargata artificialmente dall’attività di estrazione di un particolare gesso secondario, detto lapis specularis, avvenuta in epoca romana. I romani recuperavano questo materiale per utilizzarlo come alternativa al vetro delle finestre: tracce di scalpellature e nicchie realizzate dagli stessi romani sono ancora ben riconoscibili. Questa cavità è stata attrezzata per le visite nei suoi primi dieci metri, permettendo al visitatore di scoprire in piena sicurezza il secondo più grande sito estrattivo di lapis specularis del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola.
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