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Rimini, picchiato a morte per un cellulare: l'aggressore condannato a 16 anni

Romagna | 15 Gennaio 2025 Cronaca nera
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Un 60enne picchiato selvaggiamente mentre faceva da pacere in una lite e morto per le gravi lesioni agli organi interni, dopo 18 giorni di agonia ed un 36enne che viene condannato "solo" a 16 anni e 2 mesi evitando l'ergastolo per la riqualificazione del reato da omicidio volontario a preterintenzionale. La Corte D'assise presieduta dal giudice Fiorella Casadei non ha accolto la richiesta di 23 anni di carcere del pm Davide Ercolani che aveva coordinato le indagini ed accogliendo la richiesta delle aggravanti per futili motivi ha condannato a 16 anni e due mesi il senegalese Alioune Badara Mbaye, disponendo il rimpatrio in Senegal una volta espiata la pena. Il 36enne aveva picchiato il connazionale 60enne Ndiaye Babacar nel corso di una rissa tra extracomunitari avvenuta all'interno del parco Murri di Marebello il 24 luglio 2023 ed era stato rinviato a giudizio nel maggio 2024. Mbaye che dormiva nei pressi di uno dei bivacchi che "spuntano" durante la stagione estiva nel parco Murri si era accorto di essere stato derubato nel sonno dello smartphone e del denaro ed aveva iniziato a litigare con alcuni connazionali accusandoli del furto. Si era scagliato contro un senegalese 26enne residente a Ravenna, ritenuto l’autore materiale del furto, e un suo amico 34enne minacciando entrambi con due bottiglie di vetro rotte. Babacar era intervenuto per calmare gli animi ed era stato picchiato a morte da Mbaye. La polizia, giunta sul posto aveva individuato il 26enne e il 34enne, feriti in maniera non grave, che avevano ricostruito l'accaduto. Il 60enne, in gravi condizioni, si era rifugiato dietro a un cespuglio ed era stato trasportato dai sanitari del 118 al Bufalini di Cesena dove, però, era morto 18 giorni più tardi.
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