Blitz dei Carabinieri contro due gruppi camorristici operanti in provincia di Rimini. Sono 10 le misure cautelari emesse dal Gip di Bologna su richiesta della Dda nei confronti di altrettanti soggetti indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere di stampo camorristico estorsione, rapina, sequestro di persona, detenzione e porto abusivo di armi, intestazione fittizia di beni, impiego di denaro di provenienza illecita, lesioni personali aggravate. Disposto anche il sequestro preventivo di due società, di un autonoleggio e conti correnti per un valore di circa 500mila euro. Oltre che in quella di Rimini, l'operazione è scattata nelle province di Prato, Latina, Caserta e Napoli.
Si stavano fronteggiando in una guerra tra clan camorristici per il controllo del territorio riminese i componenti dei gruppi rivali, autonomi ma con legami e conoscenze con i boss Contini, Nuvoletta e Mazzarella, arrestati questa mattina nell'operazione 'Hammer', del reparto operativo del nucleo investigativo dei carabinieri di Rimini.
"A Rimini si era creata in via autonoma, un gruppo camorristico", ha detto il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato. L'indagine, nata dall'intuizione del sostituto procuratore Marino Cerioni e dei carabinieri, ha di fatto stroncato una guerra tra clan camorristi sul territorio riminese, scatenata dal clan emergente, capeggiato da Ciro Contini, 31 anni, nipote del boss dei quartieri Vasto e Poggioreale di Napoli, Edoardo Contini, detto 'Faccia d'Angelo', come in Gomorra di Saviano.