Ravenna, Ravegnana come Genova, la priorità è la sicurezza di tutti

Romagna | 08 Febbraio 2019 Cronaca
ravenna-ravegnana-come-genova-la-priorit--la-sicurezza-di-tutti

«Anteporre la sicurezza alle polemiche è un dovere». Il sindaco Michele De Pascale annuncia così i dettagli dell’intervento che dovrà rimettere definitivamente in sicurezza l’argine del Ronco dove il 25 ottobre scorso è crollato il ponte sulla chiusa della Ravegnana, un incidente in cui ha perso la vita il tecnico 52enne della Protezione civile Danilo Zavatta, mentre era impegnato in un controllo della struttura. Dopo i primi mesi dedicati alla gestione dell’emergenza, Comune di Ravenna e Regione Emilia-Romagna si sono resi conti che il danno è stato molto più ingente di quanto si pensasse all’inizio e che i lavori necessari per ripristinare l’arginatura e poter riaprire, quindi, la strada, sono molto più complessi del previsto. «Siamo consapevoli del disagio che la situazione sta creando a migliaia di famiglie e alle attività economiche che insistono su un territorio davvero molto vasto – ha aggiunto il primo cittadino – e pensiamo che la rabbia e la frustrazione di chi ha bisogno di utilizzare la Ravegnana siano giustificate. Ma si è lavorato fin da subito giorno e notte per evitare di perdere tempo». Entro dieci mesi dall’incidente, quindi presumibilmente prima della fine agosto, la Ravegnana stando agli annunci riaprirà. Nel frattempo, sono in corso gli accertamenti delle responsabilità. La Procura di Ravenna, infatti, ha aperto un fascicolo sul quale ha speso parole anche il primo cittadino: «Una volta individuati i colpevoli, si valuterà un’azione di rivalsa per recuperare le risorse spese per riparare i danni». La chiusa di San Bartolo, già da settembre, era un sorvegliato speciale dopo che il Consorzio di Bonifica della Romagna aveva segnalato criticità legate alle infiltrazioni d’acqua. 

TRE MILIONI DI EURO
Grazie a uno stanziamento di 3 milioni di euro da parte della Giunta regionale, a cui si aggiungono i 460mila euro destinati alle prime opere di messa in sicurezza concluse, si entrerà in aprile nella terza fase del progetto, illustrata da Mauro Vannoni, responsabile del Servizio Area Romagna dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale: «Siamo davanti a una situazione simile a quella di Genova, non a caso ci stiamo affidando anche ad alcuni esperti che stanno seguendo il ponte Morandi: è uno scenario nel quale abbiamo due strade che corrono sull’argine di un fiume, una centralina idroelettrica, una chiusa, un ponte. Andremo a sistemare definitivamente tutto quello che è stato compromesso: ripristineremo le pile del ponte crollato e agiremo con una sorta di impacchettamento della Ravegnana che consisterà nel confinarla con palancole che saranno poi “inghisate” per dare solidità statica e sicurezza. Nel frattempo, abbiamo installato altre palancole per fermare le infiltrazioni d’acqua vicino alla chiusa e abbiamo chiuso con materiale speciale il cratere di tre metri e le cavità che si erano formati a causa del sifonamento». Altre risorse, per la precisione 900mila euro, saranno conferite dalla Regione alla Provincia per il ripristino della viabilità alternativa, ovvero per le strade a Nord e a Sud della Ravegnana: «Stiamo cercando di capire come muoverci – ha detto De Pascale – per evitare di appesantire arterie che al momento, proprio perché sono utilizzate in sostituzione della Ravegnana, hanno un surplus di traffico».

«IMPOSSIBILE FARE PRIMA»
Sulle tempistiche, l’assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo è stata perentoria: «Possiamo fare prima di così? La risposta è no. Abbiamo messo in gioco le massime competenze, cercando di dare al territorio e alla comunità la miglior risposta possibile». Quanto alle esigenze degli agricoltori, anche chi non è associato al Consorzio di bonifica avrà modo di approvvigionarsi grazie a un sistema di paratoie che creeranno un battente d’acqua idoneo. Guardando al futuro della strada, invece, De Pascale ha fatto sapere che si aprirà un confronto con Anas per valutare l’idea di spostare il traffico di mezzi pesanti su strade più adatte alle esigenze degli autotrasportatori in modo da alleggerire anche la Ravegnana.
 
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-ravenna-ravegnana-come-genova-la-priorit-e-la-sicurezza-di-tutti-n19721 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione