Ravenna, le associazioni economiche promuovono la giunta De Pascale a metà mandato

Romagna | 14 Dicembre 2018 Economia
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MARIO MAZZOTTI (LEGACOOP ROMAGNA)
Mario Mazzotti, direttore generale di Legacoop Romagna: «Il nostro giudizio è complessivamente buono, apprezziamo il sindaco Michele De Pascale, che mi sembra sempre sul pezzo, e l’operato della giunta per la capacità di individuare e affrontare i nodi strategici dello sviluppo del territorio». Mazzotti si riferisce in particolare al ruolo del porto come volano della crescita di Ravenna e alla valorizzazione del sistema culturale e turistico: «Vedo di buon occhio anche il fatto di aver rimesso al centro del dibattuto il tema delle infrastrutture, che sappiamo essere un forte punto critico per tutta la provincia». Quanto alla macchina amministrativa e burocratica, il direttore di Legacoop vorrebbe vedere meno limitazioni: «Mi piacerebbe che la capacità di risposta alle problematiche che riguardano l’urbanistica e l’ambiente fosse più rapida, evitando così limiti alle possibilità di investimento».
 
ANDREA PAZZI (CONFCOOPERATIVE)
«Vedo un’Amministrazione dinamica, che sta cercando nel limite del possibile, pur con le poche risorse a disposizione degli enti locali, di portare avanti qualche cambiamento e qualche iniziativa nuova rispetto alle gestioni precedenti». Andrea Pazzi, direttore di Confcooperative Ravenna-Rimini, commenta così il lavoro che ha realizzato finora la giunta comunale di Ravenna, arrivata a metà mandato: «I temi che più mi colpiscono sono senza dubbio l'impegno sulla Darsena di città e il Palazzetto dello Sport; in particolare considero il primo molto importante per la città». Minori risultati, invece, Pazzi li vede sul fronte dell’approfondimento dei fondali del porto: «Sono consapevole che sulla questione ci siano competenze e ruoli diversi, principalmente in capo all’Autorità Portuale. Ma un tema strategico per l'economia del territorio avrebbe forse richiesto una ancor maggiore incisività. Un ultimo tema rimane quello dei bandi emessi dall'Ente: pur con l'utilizzo di formulazioni descritte ad offerta economicamente più vantaggiosa, privilegiando la qualità delle proposte, di fatto poco è cambiato perché le formule di calcolo utilizzate fanno si che il prezzo rimanga l'elemento aggiudicante».
 
ROBERTO LUCCHI (CONFESERCENTI)
Molto più critica la posizione di Roberto Lucchi, direttore provinciale di Confesercenti: «Vedo aspetti positivi, ma anche tasti dolenti che hanno a che fare con passi incompiuti o eredità pesanti su scelte che non abbiamo condiviso, in primis sulle nuove grandi strutture commerciali insediate o in via di insediamento – quattro – di cui non vi era alcun bisogno. C’è tanto da fare anche su criticità evidenti come il centro storico, che va valorizzato e sul quale esortiamo l'Amministrazione a mettere in campo strategie e azioni di promozione e rivitalizzazione, anche perché le promesse erano state diverse». Maggiore impegno, Lucchi lo vorrebbe anche sui lidi, sulle leve fiscali e sulle infrastrutture per la viabilità: «Apprezzabile, in ogni caso, è il confronto in essere tra Amministrazione e associazioni. Così come importante ritengo l’attenzione sulla lotta all'abusivismo - con risultati di rilievo -, sul tavolo di confronto per la legalità, sul turismo, sulle azioni contro l'erosione, sull’avvio di nuovi progetti di rilievo per la città come quelli della Darsena, il Palazzetto dello Sport, il porto, il museo Classis, i collegamenti più veloci con Bologna, la fascia retrostante gli stabilimenti balneari». Infine, un consiglio alla giunta: «Bisogna avere più coraggio e farsi sentire vicini al territorio e alle imprese considerando i cambiamenti intervenuti e le continue chiusure di aziende del nostro tessuto economico. Il cambio di passo si deve percepire e toccare con mano».
 
TIZIANO SAMORE’ (CONFARTIGIANATO)
Soddisfatto Tiziano Samoré, segretario provinciale di Confartigianato: «Abbiamo trovato un’Amministrazione, e soprattutto un sindaco, sempre disposti al dialogo e al confronto con chi rappresenta le necessità e i bisogni di aziende ed imprenditori, anche su questioni di particolare importanza come le istanze per i nuovi progetti di impresa. La concretezza e la velocità nelle decisioni e nel disbrigo delle pratiche burocratiche, pur nell’ovvio e attento rispetto di tutte le normative in essere, sono fattori sempre più importanti per attrarre concretamente nuovi investimenti sul territorio, e quindi essere volano di sviluppo e di occupazione». Sul porto, sul centro storico, sulla Darsena di città, Samoré è convinto che si stia andando nella giusta direzione: «Se possiamo permetterci di indicare, inoltre, un auspicio sulle priorità per la seconda parte del mandato, non possiamo esimerci dal farlo mettendo in primo piano i collegamenti, sia per quanto riguarda le merci, sia per quanto riguarda le persone. Ferrovie e strade non possono essere un imbuto che frenano le possibilità offerte sia in ambito turistico che in quello produttivo e portuale. Ovvio che molte scelte vengono fatte in altre sedi ma l’Amministrazione, insieme a tutte le rappresentanze d’impresa e le forze politiche e sociali che hanno a cuore lo sviluppo di Ravenna e dei ravennati, devono tenere sempre alta l’attenzione su questo punto».
 
MARIO PETROSINO (CNA)
«Certamente un sindaco e un’Amministrazione con un cambio di passo positivo rispetto al passato». Sono le parole di Mario Petrosino, responsabile Cna comunale di Ravenna, che in questi anni ha sempre registrato un confronto costruttivo con chi rappresenta le imprese: «Un confronto non solo di correttezza istituzionale, ma che è entrato anche nel merito di tante questioni dove le nostre proposte e i suggerimenti sono stati accolti. Al giorno d’oggi non è per nulla scontato». Positivo, per Petrosino, anche lo sblocco di alcune partite attese da molto tempo: «La riqualificazione dell’ex Caserma Gorizia attraverso il suo passaggio alla Cassa depositi e prestiti, la Rocca Brancaleone con l’inizio dei lavori di restauro, gli stradelli retrodunali a Marina di Ravenna, i primi lavori in Darsena di città». Per quanto riguarda la questione infrastrutturale, per Petrosino nei prossimi due anni bisognerà trovare le prime risposte concrete: «Sappiamo che il Comune non ha direttamente i poteri decisionali e finanziari per le opere di cui necessita il territorio, ma è necessario mantenere una tensione quotidiana su questo argomento con il supporto delle associazioni di impresa che in questi anni, su questi temi, non è mai mancato».
(Pareri raccolti da Silvia Manzani)
 
 
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