Ravenna, in piazza le diplomate magistrali, insegnanti che rischiano il posto
Sono un centinaio circa – ma stanno crescendo di giorno in giorno – gli insegnanti entrati a far parte del Comitato diplomati magistrali della provincia di Ravenna. Sabato 3 febbraio dalle 10,30 in poi saranno in piazza del Popolo, sotto Palazzo Merlato, per protestare pacificamente contro la sentenza del Consiglio di Stato che esclude dalle graduatorie a esaurimento (da cui si attinge per le immissioni in ruolo) chi, appunto, ha il diploma magistrale. Decisione che, nel Ravennate, interessa 586 docenti. Davide Aurea, maestro dell’Istituto Valgimigli di Mezzano, con i suoi tredici anni di servizio è uno dei referenti del comitato. Insieme ad altri colleghi alzerà la voce anche il 4 e il 10 febbraio a Bologna, per poi scioperare il 23: «Non abbasseremo la guardia. Io sono di ruolo da tre anni ma il Consiglio di Stato ha di fatto sancito il mio licenziamento. È una vergogna, la scuola in Italia è andata avanti grazie ai maestri e alle maestre con il diploma magistrale. Che ora verrebbero cancellati con un colpo di spugna». In piazza del Popolo ci saranno anche i sindacati confederali, Gilda e Snals. «Nei giorni scorsi – spiega Marcella D’Angelo, segreteria provinciale Flc Cgil – ho ricevuto una delegazione di insegnanti con il diploma magistrale: insieme a tre di loro, anche con la Uil e la Cisl, chiederemo un incontro al Prefetto perché si faccia portavoce delle nostre istanze e faccia il possibile per sanare la situazione, che ritengo drammatica». D’Angelo respinge anche le accuse di chi, in queste settimane, ha detto che i confederali hanno male appoggiato i ricorsi degli anni scorsi: «Noi, in questa battaglia, ci siamo dal 2007, quando l’allora ministro Fioroni decise di trasformare le graduatorie permanenti in graduatorie a esaurimento. Qui il problema non è tanto litigare tra di noi ma denunciare l’assenza della politica in una questione così centrale per la scuola». L’8 febbraio alle 15, all’hotel Cube di Ravenna, si terrà l’incontro «Vertenza diplomati magistrale dopo la decisione dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato: le possibili soluzioni, la posizione della Flc Cgil» al quale parteciperà Raffaele Miglietta del centro nazionale della FLC. Ma le speranze che qualcosa possa cambiare non sono molte, almeno secondo Sara Errani, che insegna al Mordani di Ravenna: «Sono diplomata magistrale e laureata in Giurisprudenza, ho anche tre master in didattica. Stiamo aspettando l’interpretazione della decisione del Consiglio di Stato, ma le incognite sono molte. È stato leso un diritto costituzionale, quello dell’uguaglianza. Siamo arrabbiatissimi e sfiduciati. Ma se la politica vorrà, un modo per raggirare gli effetti nefasti della sentenza dell’Adunanza lo troverà. Questa è una patata bollente che passerà senz’altro nelle mani del prossimo Governo».