Ravenna, il Soundscreen Festival tra le sonorizzazioni e i giganti del Novecento
Federico Savini
Originali omaggi a vere icone dell’arte del Novecento, quattro sonorizzazioni originali di film a loro volta molto rari a vedersi e un concorso internazionale di cortometraggi e lungo metraggi (otto quest’anno) dedicati al filo conduttore della musica e del suono, declinati di volta in volta in chiavi diverse. È in sintesi la proposta della nona edizione del Soundscreen Festival, organizzato da Ravenna Cinema alla sala Mariani di Ravenna da lunedì 23 a domenica 29.
Vale la pena sottolineare gli eventi speciali di questa edizione, dedicata in particolare a Marcello Mastroianni, nel centenario della nascita, in nome del quale lunedì 23 si partirà con la proiezione del capolavoro felliniano 8 ½.
Per i trent’anni della morte di Kurt Cobain dei Nirvana sarà invece proiettato mercoledì 25 nel pomeriggio il documentario Montage of Heck, mentre per i 40 anni dal funerale di Berlinguer sabato 28 alle 22 Massimo Zamboni dei Cccp sonorizzerà dal vivo Arrivederci Berlinguer! di Michele Mellara e Alessandro Rossi.
A proposito di sonorizzazioni dal vivo, le altre tre in programma sono quella di Paolo Spaccamonti e Ramon Moro giovedì 26 su La bambola di carne di Lubitsch, quella de La Sindrome dell’Aceto venerdì 27 su Ménilmontant (1926) e quella che chiuderà il festival domenica 29 con gli Earthset su Achmed, il principe fantastico, probabilmente il più vecchio lungometraggio d’animazione di sempre, del 1926.
Nella stessa serata, alle 20.30 verrà omaggiato Franco Battiato con la proiezione di Partitura audiovisiva per un paesaggio in macerie, performance del 1998 su filmati d’epoca di Messina distrutta dal terremoto del 1908. Da segnalare però anche, mercoledì 25 alle 20.30, la proiezione di Booliron, nuovissimo documentario dedicato alla scena hip-hop rivierasca dei primordi, anni ’80 e ’90.