Ravenna, Finanza sequestra 178mila giocattoli contraffatti
Nei giorni scorsi funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Ravenna e i finanzieri del Comando Provinciale di Ravenna, nell’ambito dei quotidiani servizi di vigilanza svolti all’interno dell’area portuale, hanno sottoposto a sequestro oltre 178mila prodotti contraffatti e non conformi alle norme sulla sicurezza dei consumatori. Si tratterebbe di merce giunta dalla Cina per essere distribuita in Italia e destinata ai più piccoli, come giocattoli, peluches, stickers, console e accessori per sale giochi, ma anche capi di abbigliamento, articoli per telefonia e altro materiale che, fin dalle prime fasi del controllo eseguito dalle Fiamme Gialle e dai funzionari doganali, avrebbe evidenziato una bassissima qualità della manifattura con difetti di fabbricazione quali, ad esempio, l’uso di materiali e colori visibilmente scadenti: connotazioni tipiche dei prodotti contraffatti, realizzati anche in violazione delle più elementari norme a tutela della sicurezza degli utilizzatori, in questo caso anche bambini. Tra i numerosissimi prodotti sequestrati, infatti, vi sarebbero palline, portachiavi, penne, portamonete, palloncini gonfiabili e confezioni di peluches e adesivi raffiguranti personaggi del mondo dei cartoni animati, modellini di automobili radiocomandate. Presenti anche alcuni capi di abbigliamento contraffatti, in particolare alcune centinaia di magliette riproducenti il marchio Burberry. L’importatore, un imprenditore cinese di 40 anni, residente e gestore di un esercizio pubblico nel bolognese, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di introduzione nello Stato di merce contraffatta, nonché segnalato alla Camera di Commercio per violazione alla normativa sulla sicurezza dei prodotti. La spedizione internazionale è stata intercettata grazie alla mirata attività di monitoraggio e analisi dei flussi commerciali condotta congiuntamente dalla Guardia di Finanza e dall’Ufficio delle Dogane, che operano in stretta sinergia per garantire la legalità dei traffici commerciali che transitano attraverso il porto di Ravenna.