Ravenna, Faenza, Cervia e Lugo, tornano le Giornate del Fai

Romagna | 07 Ottobre 2024 Cultura
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Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024 tornano per la tredicesima edizione le Giornate FAI d’Autunno, uno dei più importanti e amati eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano ETS. Da Nord a Sud della Penisola 700 luoghi d’arte, storia e natura, insoliti e curiosi, poco conosciuti e valorizzati, alcuni dei quali solitamente inaccessibili, apriranno al pubblico in 360 città (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it), grazie all’impegno, alla creatività e alla passione di migliaia di volontari del FAI attivi in ogni regione. Partecipare alle Giornate FAI non è solo un’occasione per scoprire e per godersi il patrimonio che ci circonda, ma anche un modo concreto per contribuire alla sua cura e alla sua valorizzazione attraverso la missione del FAI; ad ogni visita si potrà sostenere la missione del FAI con una donazione.

La Delegazione Fai di Ravenna partecipa alle Giornate Fai d’Autunno, consapevole che l’impegno per l’ambiente diviene ogni giorno più fondamentale, nel sostegno e nella vicinanza ai territori che sono stati duramente colpiti dagli eventi atmosferici delle scorse settimane. «Il Fai a Ravenna – ricorda Claudia Giuliani, capo delegazione – ha organizzato durante l’inverno e la primavera un ciclo di incontri dedicati al cambiamento climatico, alla nell’intento di accrescere la conoscenza e la responsabilità di amministrazioni e cittadini nella gestione delle modificazioni in atto sul pianeta. La Delegazione Fai di Ravenna dedica anche alcune delle aperture delle Giornate Fai d’Autunno alle diverse tematiche che possono, a diverso titolo, ruotare attorno al tema».

Una storia di recupero e di riuso in chiave didattica e creativa è quella di Palazzo Malagola, oggi sede di Malagola, Centro Studi Internazionale di Ricerca Vocale e Sonora, sotto la guida di Ermanna Montanari e Enrico Pitozzi, che sarà visitabile con le guide degli Apprendisti Ciceroni Fai del Liceo Classico Dante Alighieri e dell’Istituto Tecnico Commerciale Ginanni sabato dalle 14.30 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.00) e domenica dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.00). Il palazzo, presenta notevole interesse storico artistico, dal portone ad arco sormontato da balcone con un'elaborata ringhiera in ferro, alle volte affrescate con motivi naturalistici nello scalone principale, nel salone e in alcune camere. Ospita o straordinario archivio del musicista e sperimentatore vocale Demetrio Stratos, di proprietà della Biblioteca Classense, che verrà illustrato ai visitatori.

In collaborazione con il Gruppo Fai Ponte fra culture, sabato 12 e domenica 13 (dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 con ultimo ingresso alle 17.00) sarà straordinariamente possibile visitare la prestigiosa sede dell’azienda di produzione di mosaico Sicis in via Canala 75/79 (sabato alle 17 è in programma una visita in lingua ucraina). Saranno visibili il giardino e gli ampi padiglioni ricchi di mosaici di varia tipologia e tecnica, dagli arredi al micromosaico. Sicis inizia la sua attività nel 1987 quando Maurizio Leo Placuzzi fondò il marchio con l'obiettivo di celebrare il prestigio dell'arte musiva in tutte le sue sfaccettature. A seguito dell’alluvione del maggio 2023, quando la sede aziendale è stata invasa da 50.000 metri cubi d’acqua, Sicis ha ripensato il design della propria sede: sarà presentato il progetto di riqualificazione dell'area, che si concentrerà sulla creazione di un "parco-spugna," un concetto innovativo che integra la mitigazione del rischio idraulico con la funzionalità di un parco urbano immerso nel paesaggio agricolo circostante. Questa infrastruttura verde è progettata per assorbire e stoccare l'acqua piovana in caso di alluvioni, contribuendo a prevenire allagamenti attraverso un bacino di raccolta permeabile.

Il Gruppo Fai di Cervia propone visite al Bosco del Duca d’Altemps, recentemente oggetto di un complesso intervento di manutenzione: originariamente utilizzato per la bonifica e l'irrigazione dell'area circostante, il Canale del Duca d'Altemps venne costruito agli inizi del '900 per essere poi abbandonato nei decenni successivi. Lungo i suoi argini vennero piantate due file di farnie che diedero vita al bosco che oggi conosciamo.
Orari: domenica dalle 10.00 alle 11.00 e dalle 15.00 alle 17.00

Il Gruppo Fai di Faenza accompagna i visitatori alla Chiesa di Santa Maria Foris Portam, antichissima, di origini romane, dalla complessa e affascinante storia.  La visita è un’occasione unica poiché il campanile, definito dal poeta  Dino Campana “La torre barbara, la mitica custode dei sogni dell’adolescenza” non è solitamente accessibile al pubblico, e per ragioni di sicurezza l'accesso viene anche in tale occasione consentito a gruppi di non più di 12 persone.
Orari: sabato dalle 14.30 alle 18.30 (ultimo ingresso 17.30) e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 18.30 (ultimo ingresso 17.30)

Infine, il Gruppo Fai di Lugo organizza visite al museo della moda A.N.G.E.L.O. Vintage, una vera e propria biblioteca materiale della moda, con una collezione di oltre 150.000 capi d'abbigliamento e accessori, dalla fine del XIX secolo fino ai giorni nostri, che racchiude pezzi storici e iconici della storia della moda, disponibili solo per consultazione e noleggio a scopo di ricerca o esposizione.
Orari: sabato dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.30 (ultimo ingresso 17.00) e domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30 (ultimo ingresso 17.00).

«Dal dialogo sempre fecondo tra uomo e natura alle memorie della Seconda guerra mondiale rimaste impresse sui luoghi e nelle persone, dai castelli incantati nel bosco ai palazzi, dalla moda vintage alle tecniche artistiche ed ai classici e splendidi complessi religiosi, dalle prestigiose ed antichissime Istituzioni culturali, civili o militari, ai più recenti interventi di restauro ed agli intriganti intrecci con l’arte contemporanea: i visitatori che decideranno di partecipare alle prossime giornate d’autunno si troveranno immersi nella storia e nelle tradizioni dell’Emilia-Romagna raccontate in questa grande festa di piazza che sostiene la tutela del patrimonio culturale italiano.  
La cultura unisce luoghi e persone, oggi come sempre, ed avvicina i popoli: per questo mentre si affacciano al mondo sempre più gravi tempi di guerre, ringraziamo con speciale gratitudine i volontari dei gruppi FAI ponte tra culture, che ce lo ricordano organizzando visite in lingua inglese, spagnola, araba, russa, ucraina, giapponese».
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