Ravenna, bancarotta fraudolenta: condannata tutta la famiglia Musca
Il 14 ottobre l'immobiliarista Giuseppe Musca, la moglie Susy Ghiselli e il figlio di lui, Nicola sono stati condannati per bancarotta fraudolenta rispettivamente a 6 anni e 6 mesi, 5 anni ed 8 mesi e 3 anni. L'inchiesta era partita nel 2016 e, secondo la Finanza la famiglia Musca aveva gestito una serie di fusioni, scissioni, cessioni ed aveva fatto fallire diverse società con una distrazione di denaro arrivata a 33 milioni di euro. I filoni investigativi seguiti erano stati due: uno sulla società Arca srl, costituita da Giuseppe Musca che, secondo l'accusa, dopo aver ottenuto 12 milioni di euro da una banca ed aver costruito un hotel della catena Holiday Inn, oggi Grand Hotel Mattei, aveva ceduto le quote e l’amministrazione a dei prestanome senza saldare le fatture alle società costruttrici e senza pagare le rate dei mutui ottenuti dalla banca. Arca era fallita per un "buco" da 29milioni di euro. Il secondo filone, invece, riguardava la società Romauto srl, operante nella vendita di autovetture che era stata, però, utilizzata per transazioni immobiliari con l'arrivo di Giuseppe Musca e poi fallita in soli due anni con insolvenze per 3 milioni.Condannati in primo grado, nel 2018, Giuseppe Musca e la moglie Susy Ghiselli , erano stati assolti in appello nel 2021. Si era arrivati in Cassazione e gli Ermellini avevano disposto un appello bis. Dal quale, però, tutti e tre sono usciti con una condanna.