Ravenna, al Parco di Classe e nei siti statali si va verso il biglietto «integrato»

Romagna | 23 Febbraio 2019 Cronaca
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Biglietto unico per tutti i monumenti ravennati? No o, almeno, non ancora. Quel che si sta concretizzando in queste settimane, pur non andando a sanare un annoso dibattito tutto ravennate – quello, appunto, che riguarda un ticket cumulativo d’ingresso ai siti a prescindere dai soggetti che li gestiscono – è l’idea di un biglietto integrato. Ci sta lavorando la Fondazione RavennAntica per dare un senso compiuto a quel che significa, anche nell’immaginario, il Parco Archeologico di Classe. A confermarlo è il direttore Sergio Fioravanti, che ha da poco siglato con il Comune un protocollo d’intesa che vada a realizzare un progetto culturale in grado di superare la «frammentazione dei sistemi di gestione e dei circuiti di offerta culturale e turistica». 

SISTEMA ESTENDIBILE
«Quello che finora abbiamo sempre e solo annunciato – spiega Fioravanti – ora diventa realtà grazie alla spinta propulsiva dell’inaugurazione del museo Classis. Prima esisteva un biglietto per entrare alla Basilica di Sant’Apollinare in Classe e ne esisteva un altro per visitare l’Antico Porto. Quel che faremo è andare a costruire la possibilità di un unico biglietto che comprenda anche Classis e che sia ovviamente meno caro della somma di tre ingressi. Manterremo in essere, però, la possibilità di pagare l’entrata a uno solo di questi tre siti, in modo da dare ai turisti un ventaglio di opzioni più ampio». Il modello, che entrerà in vigore «dal primo giorno di primavera», verrà poi esteso, nel tempo, a tutto il sistema: «Partiremo con Classis perché è senza ombra di dubbio la novità del 2019. Ma l’intenzione è di allargare questa possibilità anche ad altri siti del circuito cittadino. Un esempio? In prospettiva, insieme al Museo Nazionale, potranno esserci Tamo, la Domus dei tappeti di pietra, la Cripta Rasponi e i Giardini pensili». Il sistema sarà dunque diverso da quello dell’Opera di religione della Diocesi, che ha come unica possibilità quella del biglietto unico per i propri siti, dal Museo Arcivescovile alla Basilica di San Vitale, passando per il Battistero Neoniano. Quanto alle tempistiche della Fondazione, i ritardi rispetto all’inaugurazione si devono alla necessità di modificare tutti i materiali promozionali, sia cartacei che on-line. 

COLLEGAMENTI PARZIALI
Per consentire ai turisti, invece, di spostarsi per le varie zone del Parco di Classe, RavennAntica sta lavorando all’attivazione di un servizio di biciclette, in modo da poter sfruttare la pista ciclabile: «Siamo consapevoli che la realizzazione di un Parco come il nostro dovrebbe prevedere il collegamento delle diverse stazioni. L’unica opzione percorribile, al momento, è però quella delle bici. In occasione della manifestazione Mosaico di Notte prevista per l’estate, invece, come lo scorso anno metteremo a disposizione gli autobus». Nel frattempo, sono iniziate le visite delle scolaresche, sulle quali Fioravanti punta molto per aumentare gli ingressi a pagamento: «L’anno scorso abbiamo lavorato con circa 25mila bambini. Quest’anno, sull’onda di Classis, speriamo di sfondare il tetto dei 30mila».
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