Post alluvione, nei territori collinari romagnoli ci sono oltre 100 milioni di euro per i lavori urgenti di messa in sicurezza
Riccardo Isola - Qualcosa si sta muovendo. Qualcosa di importante, soprattutto in chiave finanziaria, per la possibilità di rialzarsi di un territorio che in ginocchio, a causa del maltempo negli ultimi 17/18 mesi, c’è andato tre volte. I soldi dalla struttura Commissariale, infatti, stanno piano piano arrivando ai Comuni. Con l’ultima ordinanza, anche se doveva arrivare ad aprile scorso, sono stati stanziati oltre 100 milioni di euro. Dalla collina alla pianura i danni sono veramente tanti. Si parla di cifre astronomiche, diverse centinaia di milioni di euro nel solo faentino, che servono per rimettere in sesto strade, ricostruirle in diversi tratti (Valletta, San Cassiano, Prugno), mettere mano alle fognature, ai rii tombinati nel passato, a stabilizzare versanti franati, a ricostruire fossi e canali senza contare la necessaria costruzione di casse di laminazione sui torrenti e sui fiumi che attraversano il territorio.
BRISIGHELLA
Nel borgo medievale di Brisighella la notizia ultima è che sono stati stanziati i primi 39 milioni dalla struttura Commissariale per la ricostruzione. «Qualcosa si è mosso, finalmente. Mancano ancora 101 milioni di euro, rispetto alle stime dei danni che abbiamo conteggiato - sottolinea il primo cittadino di Brisighella, Massimiliano Pederzoli - ma almeno iniziano ad arrivare un po’ di quelle risorse per la messa in sicurezza del territorio e per dare le risposte attese da aprile ai cittadini». Gli interventi che saranno finanziati con questa prima trance arrivano dalle ordinanze 33 e 34 della struttura Commissariale. Oltre al Comune di Brisighella verranno finanziati altri enti per svolgere lavori che interessano il territorio brisighellese. Questi enti sono il Comune che ha ricevuto 39.127.017,50 euro, il Consorzio di Bonifica (10.000.000 milioni), l’Agenzia Regionale (3.200.000 milioni) e Rfi (29.510.811,52). Con queste riorse «il Comune dovrà occuparsi di 21 interventi, di cui 4 da gestire con il proprio bilancio. Per i restanti 17 si avvarrà di una stazione appaltante ausiliaria. I quattro interventi in carico al bilancio comunale riguarderanno alcune sistemazioni fognarie, stradali, vasche di laminazione e altri luoghi pubblici. Gli altri interventi riguarderanno invece la sistemazione di frane su molte strade del territorio». I fondi assegnati al Consorzio verranno utilizzati per ripristini della officiosità idraulica dei corsi d’acqua minori, mentre l’Agenzia Regionale provvederà alla riprofilatura, sistemazione e riassetto di alcuni alvei con ricostruzione di sponde e consolidamenti. Infine i fondi assegnati a Rfi saranno impiegati per la sistemazione e consolidamento della rete ferroviaria.
CASOLA VALSENIO
«Siamo contenti per i 36 milioni di euro che ci sono stati accreditati, anche se rappresentano appena un terzo dei danni stimati, ma almeno è qualcosa. Adesso - spiega il sindaco Maurizio Nati - si deve cominciare a programmare gli interventi più urgenti. Stiamo parlando, per il nostro territorio, di almeno quattro cantieri molto impattanti, ma che passeranno per le maglie approvative e gestionali della struttura Commissariale, per la messa in sicurezza dei versanti sovrastanti e sottostanti strade fortemente colpite durante queste tre alluvioni. Senza contare che dovvranno essere risagomati, ricreati e ricostruiti diversi tratti carrabili». Se qualcosa si sta muovendo qualcosa rimane comunque come una spada di Damocle sul futuro. «Rimane infatti la grande preoccupazione - rimarca il primo cittadino - che molte risorse sono legate a finanziamento del Pnrr e impongono scadenze precise che portano a giugno 2026 la consegna dei lavori finiti. Stiamo parlando di interventi, per noi, che sono comunque complessi, in zone particolari e non certi facili, per cui la preoccupazione di poter rimanere in mezzo al guado c’è ed è concreta».
CASTEL BOLOGNESE
Nessuna risorsa, ma era nelle cose, arriva a Castel Bolognese. «Non avendo interventi urgenti finanziabili sulla viabilità in questa ordinanza la Struttura ovviamente non ha deliberato nessuna risorsa. Abbiamo però avuto – spiega il sindaco Luca Della Godenza – conferma dei finanziamenti per interventi su alcune strade, circa 2,5 milioni, ma che arriveranno con le prossime ordinanze Commissariali che speriamo siano tempestive nelle loro tempistiche di uscita perchè il territorio ne ha bisogno oggi».
RIOLO TERME
Anche a Riolo Terme «i primi soldi sono arrivati. Abbiamo ricevuto – spiega la sindaca Federica Malavolti – 6,5 milioni che serviranno per intervenire, ma non certo risolvere tutto, alcuni problemi e situazioni colpite dalle precedenti alluvioni. Si tratta di asfaltature, interventi sulle fognature e gli interventi sui tre ponti abbattuti». Questi ultimi sono il Bailey che sarà costruito ex novo e diventerà di proprietà comunale, di quello dei Crivellari e il passaggio pedonale termale in fondo all’area verde fluviale. «Metteremo questa variazione di bilancio in novembre e speriamo – chiude la sindaca – di vedere l’inizio dei cantieri già a inizio 2025. Poi ci sono tutti quelli che competono alla Regione e alla struttura Commissariale sui fiumi sui quali attendiamo tempistiche certe».
MODIGLIANA
«Con la pubblicazione dell’ordinanza 33 del Commissario per la ricostruzione, sono stati sbloccati i finanziamenti per l’intervento sul nodo idraulico del Tramazzo di via Foro dei Tigli, che anche con la recente ondata di piena ha subito danni ingentissimi. Abbiamo convocato - spiega il sindaco Jader Dardi - un primo incontro tecnico con la Struttura, la società Sogesid, incaricata per la redazione del progetto e l’intervento di ricostruzione, oltre ai tecnici di Hera in quanto sull’area interferisce un tratto importante della rete fognante. Un intervento complesso in merito al quale la società Hera eseguirà interventi in somma urgenza per lo spostamento e messa in sicurezza della rete fognaria, avviando in cantiere nei tempi più brevi per risolvere le interferenze operative con gli altri interventi che si renderanno necessari per ripristinare la messa in sicurezza dell’area». Inoltre le cose da fare sono tante in questo territorio. Dardi segnala, infatti, che «dopo l’ultima piena è necessario, nel più breve tempo, mettere in sicurezza attraversamenti stradali, collegamenti con le aree rurali, ripristinare condizioni di viabilità per le strade vicinali, mettere in sicurezza il centro abitato le aree spondali nei torrenti Acerreta, Ibola, Tramazzo che danno vita al Marzeno». Infine sempre in tema di viabilità «la Provincia ci ha recentemente informati che interventi di ripristino e messa in sicurezza sono già in fase di esecuzione sulla Riva della Pappona e sul Trebbio, oltre agli affidamenti dei lavori in somma urgenza sulla Marradese e in via Casale, affidati la scorsa settimana».