Omicidio di Castiglione, si cercano due killer
Proseguono a ritmo serrato le indagini per l'omicidio di Rocco Desiante, pizzaiolo 43enne trovato massacrato di botte nella notte tra il 6 e 7 ottobre in un appartamento a Castiglione di Cervia. I Ris di Parma, con il sopralluogo dell'8 ottobre, hanno raccolto decine si reperti, ma è nelle diverse impronte rinvenute nel sangue della vittima che si concentrano i principali accertamenti.
Le modalità dell'evento e la violenza fanno ipotizzare agli inquirenti che la vittima possa essere stata aggredita almeno da due persone e che non volessero dargli solo una lezione. Due persone che Desiante conosceva: quando i vigili del fuoco sono entrati in casa, la porta era chiusa con le chiavi inserite all’interno, ma senza la «mandata» e non c’erano segni di effrazione, nemmeno sulle finestre. Inoltre è improbabile che qualcuno sapesse che la vittima abitava in quell’appartamento dove si era trasferito solo da un paio di giorni. E’ verosimile, quindi, che l’uomo sia entrato in casa con i suoi killer o che gli abbia aperto la porta. I vicini, molti dei quali non sapevano che quel bilocale fosse abitato visto che Desiante si era trasferito lì solo da due giorni, hanno dichiarato di aver sentito dei rumori, come di martellate, nella notte tra il 3 il 4 ottobre e la mattina seguente un condomino ha provato a ripulire tracce di sangue trovate sulle scale della palazzina, ovviamente ignorando che potessero esser state lasciate dai killer. Le impronte di varie dimensioni trovate dai Ris nel sangue nell’appartamento, rafforzano l’ipotesi che l’aggressione sia stata compiuta da più persone.