Omicidio Castiglione, l'ex datore di lavoro della vittima: "Era una brava persona, non aveva mai creato problemi"

Romagna | 08 Ottobre 2018 Cronaca nera
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"Era una brava persona, non ci aveva mai creato problemi. Quello che faceva fuori di qui non ci interessava, ma sapevamo che beveva parecchio e che era andato diverse volte in ospedale perchè l'avevano picchiato. Ha lavorato con noi più di tre anni poi a settembre è scaduto il contratto e visto che vorremmo cedere l'attività non l'abbiamo rinnovato. Era tranquillo, ci aveva detto che voleva tornare a casa sua in Puglia, dalla madre e quando abbiamo saputo ciò che gli era successo non volevamo crederci". L'ex datore di lavoro di Rocco Desiante, il 43enne assassinato in un bilocale della palazzina Luna Rossa in via Castiglione 23 a Castiglione di Cervia ha un buon ricordo della vittima che aveva lavorato nel suo ristorante "Vecchia Romagna" come pizzaiolo. "Non saprei chi possa essere stato a fare un lavoro simile, una cosa tremenda, in paese ne parlano un po' tutti". La comunità di Castiglione di Cervia, meno di 2 mila anime, ha avuto un brusco risveglio la mattina del 7 ottobre quando ha iniziato a circolare la notizia che il cadavere del "pizzaiolo", come veniva indicato Desiante in paese, era stato trovato massacrato. Abitava solo da qualche giorno nel bilocale di proprietà di un amico e dove avrebbe dovuto trattenersi per poco tempo. "Quando beveva, e spesso beveva troppo, diventava aggressivo, ma è normale per un ubriaco - ha raccontato un conoscente che lo vedeva spesso alla Caffetteria della piazza, il bar che la vittima frequentava e dove è stato visto per l'ultima volta la sera di mercoledì scorso, il 3 ottobre. Gli seccava di non avere un lavoro ed era angosciato per la macchina che gli avevano ritirato perchè l'avevano trovato che guidava ubriaco. A volte era un po' sopra le righe: qualche mese fa se l'era presa con un albanese che perdeva alle slot che, visto che continuava a infastidirlo, gli aveva dato un pugno in faccia. Ma non era una persona cattiva ed è morto in una maniera assurda". Anche il parroco del paese, don Aldo Stella, si è detto sgomento per l'accaduto ed ha invitato il responsabile dell'omicidio a pentirsi e consegnarsi alle forze dell'ordine.
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