Le categorie Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil sono soddisfatte per l’esito della giornata di sciopero nel settore metalmeccanico in provincia di Ravenna. “Abbiamo registrato una grande partecipazione al presidio che si è svolto di fronte alla sede di Confindustria a Ravenna - spiegano Andrea Mingozzi, segretario generale della Fiom Cgil di Ravenna, Nicolas Alan Bertilotti della Uilm Ravenna e Riccardo Zoli, segretario generale della Fim Cisl Romagna –, a ciò si aggiunge la significativa risposta delle lavoratrici e ai lavoratori alla giornata di sciopero di 8 ore. In alcune aziende, erano oltre 400 quelle coinvolte, l’adesione è stata vicina al 100%. Le realtà dove le astensioni sono state maggiori sono De Angelis, Fonderia Morini, Setramar, Marini Spa, Bucci Automations Spa Divisione Iemca, Biesse Diamut, Foris Index e in alcuni reparti di Marcegaglia Ravenna Spa e Marcegaglia Carbon Steel. La speranza è che la grande mobilitazione dei metalmeccanici, che si sta registrano in tutta Italia, possa portare a risultati concreti con la riapertura del tavolo di trattativa, per il rinnovo del contratto nazionale, con le associazioni datoriali. La giornata di sciopero è inoltre coincisa con l’apertura di una grave crisi sul territorio. La Lafert ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Fusignano e le conseguenze occupazionali rischiano di essere drammatiche. Fim, Fiom e Uilm saranno al fianco dei dipendenti dell’azienda per la difesa dei posti di lavoro”.