Modigliana, Nada, Cristina Donà e tante altre per la seconda edizione di «Terra Mossa»
Federico Savini
«Non era detto e non era scontato che “Terra Mossa” avrebbe avuto una seconda edizione. Molto si deve alla cocciutaggine di Pro Loco Modigliana, che ringraziamo. L’anno scorso il festival fu una reazione spontanea e collettiva ai disastri di maggio, un invito a tornare in collina a vedere anche il bello. Una ‘botta’ unica e irripetibile. Quest’anno vuole essere una cosa nuova, anzi antica. Per ribadire che la collina è bella, che riparte e che ha un pensiero, una continuità nella programmazione culturale e nell’ospitalità. È un modo per dire “tornateci a trovare un anno dopo, vedrete che ne vale ancora la pena”». Antonio Gramentieri riassume così i molteplici significati che sottendono le seconda, e come dice lui stesso «nient’affatto scontata», edizione di Terra Mossa, il festival della «ripartenza» che l’anno scorso portò a Modigliana Capossela, Finardi e tanti altri artisti unici nella missione di continuare a puntare i riflettori sulla collina alluvionata, ferita e troppo poco rimarginata, e che torna quest’anno con una formula molto ambiziosa e originale, proponendo un intero fine settimana di eventi con una declinazione tante al femminile da essere addirittura fellniana.
Si chiama infatti «La città delle donne» questa edizione del festival organizzato dalla Pro Loco di Modigliana insieme a Big Ben Aps, con il coordinamento artistico di Crinale Lab. «La terra rimane al centro dell’ispirazione - spiega Gramentieri -, è quella che si è mossa dai monti, quella che vogliamo rilanciare, e siccome la terra è in primis terra-madre è venuto spontaneo approntare un cartellone tutto al femminile».
Per i dettagli del programma è inevitabile rimandare ai profili social dell’iniziativa, che vedrà l’allestimento di tre palchi in vari luoghi del borgo collinare, riempirà di musica la serata d venerdì 19 e di eventi di ogni tipo – soprattutto artistici, performativi e ancora musicali – la giornata di sabato 20 a partire dalle 13, con un interessante e variegato programma «off» nella giornata di domenica 21. Il tutto con stand gastronomici della Pro Loco e gli incassi che serviranno proprio per rilanciare l’offerta culturale della collina modiglianese.
Nada, Cristina Donà e Mara Redeghieri, già Ustmamò, sono i nomi di punta, in programma per la serata di sabato 20, a partire dalle 22. Ma già dalle 20 l’apertura sarà col talk con la fotografa Silvia Camporesi relativo all’alluvione, e poi con il concerto della talentuosa Arianna Pasini, mentre alle 21 Elena Bucci con Cristian Ravaglioli porterà in scena il suo «Canto alle vite infinite». Grande spazio l’avranno poi anche le nuove interpreti della scena musicale italiana, come Maria Antonietta, Emma Nolde, Arianna Pasini e Marta Del Grandi, che si esibiranno venerdì 19. Insieme a loro molte altre artiste di area folk (Fede ‘N’ Marlen, Noemi Valzano) e jazz (Sara Jane Ghiotti e Silvia Valtieri, The Last Coat of Pink). E tutto intorno mostre, presentazioni di libri, open-studio, live drawing, sonorizzazioni e molto altro.