Riccardo Isola - Grande successo per l’iniziativa «Stella dell’Appennino» tenutosi la scorsa settimana. Alla presentazione dell’annata di Sangiovese 2018, vi erano anche parecchie menzioni «Modigliana», decine di giornalisti, provenienti da tutta Italia oltre che addetti del settore, hanno frequentato il cortile esterno e gli spazi degustativi del Borghetto di Brola. Qui le 11 cantine del territorio delle tre valli: Acerreta, Tramazzo e Ibola hanno permesso di immergersi in un’offerta enoica che si è concretizzata in assaggi particolarmente suggestivi.
L’appuntamento è stato anche l’occasione per la presentazione della mappa della sottozona in cui cantine e territorio si presentano chiaramente al pubblico di enonauti. Curiosi alla ricerca di quella peculiarità organolettica che, in questo areale, trova nella sottigliezza, eleganza e grande balsamicità di beva le caratteristiche principali della produzione vitivinicola. Altra novità è stata quella della realizzazione di un concorso tra le cantine. Confronto tra amici che ha assegnato un premio che diventerà itinerante ogni anno. Per l’annata 2018, caratterizzata come detto da vini di grande sottilgliezza, eleganza e finezza, il vincitore, uscito dal giudizio espresso da una sessantina di degustatori specializzati, è stato il «Cucco Rosso» Romagna Doc Sangiovese Superiore dell’azienda agricola Lu.Va. Al secondo posto si è piazzato il vino «Ibbola» Romagna Dop Sangiovese Modigliana della cantina Mutiliana, terzo invece si è piazzato «Area 7» Forlì Igp Sangiovese dell’azienda Menta & Rosmarino. I giurati, nell’occasione, sono stati chiamati a esprimere fino a cinque preferenze. Le ultime due hanno visto al quarto posto posizionarsi il vino «Atto II» Romagna Doc Sangiovese Superiore dell’azienda Il Teatro mentre al quinto piazzamento è arrivato «Framonte» un Romagna Sangiovese Modigliana presentato dalla cantina «La casetta dei frati».
Per il sottoscritto, presente alla degustazione, una menzione speciale deve essere espressa al «Vigna 1922», Romagna Doc Sangiovese Modigliana realizzato da Torre San Martino. Un vino assolutamente pronto, di un rosso rubino con sfumature esterne leggermente granate in cui sapidità, bella presenza di frutti rossi, forse con più ricchezza di corpo ed estrazione rispetto ad altri, riesce a mantenere una balsamicità in cui sentori minerali si affiancano a piccanti note di pepe verde, sandalo e florealità rossa. Altro grande sorso che si è distinto tra gli altri è quello proposto dal «Vigna Probi» un Romagna Sangiovese Modigliana Riserva di Villa Papiano. Sorsi che ricordano un viaggio nel bosco maturo e appena inumidito con chiari richiami alla mora, al ribes rosso in cui tannini in filigrana e sapidità accentuata lasciano un bocca fresca e asciutta, forse con una beva leggermente corta rispetto ad altri suoi simili.
In questa prima edizione del concorso emerge come, nel 2018, l’espressività più avvincente e riuscita, sia quella proveniente dalla valle dell’Ibola visto che quattro cantine su cinque provengono porprio dalla valle più fredda del territorio.