La denuncia di Flc Cgil: «Scuole, gran parte dei docenti presenti, ma sono supplenti»
Al primo giorno di scuola gli istituti provinciali si presenteranno solo con tre reggenze. Si tratta dell’istituto comprensivo Mare di Ravenna, affidato all’attuale dirigente scolastico Salvatore Metrangolo dell’Olivetti-Callegari; del Cervia 2, andato al dirigente Giancarlo Frassineti del Ricci Curbastro di Lugo; dell’istituto Cervia 3, che sarà retto da Paolo Taroni, titolare a Cotignola dell’istituto Casadio. Tra gli isituti che avranno un nuovo dirigente scolastico rientrano il Polo tecnico professionale di Lugo, che sarà assegnato a Matteo Battistelli, San Pietro in Vincoli, che avrà Patrizia Di Lorenzo, mentre al Ginanni e all’Oriani andranno, rispettivamente, Fausta Labidonisia e Aurea Valentini. I posti che non sono stati conferiti a contratto a tempo indeterminato e che sono stati restituiti alla graduatoria provinciale per supplenze sono invece stati assegnati il 3 settembre nella quasi totalità dei casi. Una nota che, se sulla carta sembra positiva, in realtà, per Flc Cgil, non lo è per niente. «Mancano ancora all’appello molti posti per il sostegno, tra questi quelli in deroga, per mancanza di docenti con il titolo, che saranno conferiti in un secondo momento da graduatoria d’istituto». L’inizio dell’anno, quindi, potrebbe vedere la maggioranza dei docenti in cattedra, ma per Flc Cgil non c’è da stare allegri. «Di questi docenti, infatti, solo un terzo ha avuto il contratto a tempo indeterminato, il che significa che continua la “supplentite”, fenomeno che non dà dignità ai lavoratori e alle lavoratrici e nemmeno alla scuola. Per il personale Ata, invece, i contratti di supplenza potrebbero essere conferiti a giorni. I ragionamenti complessivi che sono stati avanzati dal Ministero attraverso direttive e circolari entrano comunque nel solco del D.Pr 81/09 ancora in vigore, che impone classi numerose, meno docenti e meno personale Ata. Ne consegue che su questo versante importante, anche sul fronte della sicurezza, non sia stato fatto alcunchè. Spazi, distanziamento, trasporti, organici insufficienti, tracciamento, sono i mali endemici della scuola che neanche questo Governo sta arginando, nonostante le tante parole spese». Guardando, nello specifico, al rispetto delle misure anti-Covid-19, anche qui i problemi non saranno pochi. «Fermo restando che la stragrande maggioranza del personale che lavora a scuola è vaccinata, ci saranno indubbi rallentamenti a causa dei controlli del green pass e probabilmente i dirigenti scolastici delegheranno tale incombenza ai collaboratori scolastici, già oberati dai carichi di lavoro sempre più imponenti». (fe.fe.)