Formula 1, torna il fascino di Imola dopo 14 anni e l’Alpha Tauri gioca in casa con Gasly
Luca Alberto Montanari
Farà un certo effetto e non solo perché sono trascorsi 14 anni dall’ultima volta. Farà un certo effetto innanzitutto per il nome: Gp dell’Emilia Romagna, una prima volta assoluta. D’altronde sono gli effetti della riprogrammazione del Mondiale di formula 1 2020, prima stravolto e poi riscritto dall’emergenza sanitaria, che ha concesso una grande occasione a un circuito storico nel panorama iridato. Domenica, infatti, una gara del Mondiale di Formula 1 torna all’autodromo «Enzo e Dino Ferrari» di Imola. Lo spettacolo è assicurato per tutti gli appassionati e non importa se al comando della classifica c’è un cannibale (Hamilton) che ha appena aggiornato il record di successi, con le Ferrari ad arrancare nelle retrovie dopo una stagione da dimenticare. Sarà una domenica di festa, alla quale proveranno a partecipare anche le due Alpha Tauri, grandi protagoniste con Gasly anche domenica scorsa a Portimao (quinto posto) e più cariche che mai nel Gp di casa, a due passi da Faenza.
I PILOTI
Il più carico di tutti, in casa Alpha Tauri, è indiscutibilmente il francese, confermato dalla scuderia di Faenza anche per la stagione 2021 proprio in settimana. Gasly si esprime così su Imola: «È una pista vecchia scuola, una di quelle che mi piacciono molto, con trappole di ghiaia, curve cieche e ad alta velocità e dislivelli. Non sarà facile impostare correttamente la macchina per le qualifiche e la gara con una sola prova libera, ma è una bella sfida che rende il weekend molto emozionante. In realtà, abbiamo testato questo formato al Nürburgring quando entrambe le sessioni del venerdì sono state cancellate, e devo dire che siamo riusciti a fare tutto ciò di cui avevamo bisogno e la gara è stata davvero buona. Si spera che sarà lo stesso a Imola dove le temperature potrebbero essere piuttosto rigide come in Germania. Ultimo ma non meno importante, è un altro Gran Premio di casa, il più vicino al quartier generale della squadra, a soli 20 km di distanza. Peccato che, a causa della situazione Covid, le persone non siano ammesse nel paddock, altrimenti sarebbe stata una grande opportunità per tutti i dipendenti della Scuderia AlphaTauri visitare il garage in slot organizzati e vedere dal vivo in loco per cosa lavorano tutti. Cercherò di fare tutto il possibile per offrire la migliore prestazione possibile come sempre, buoni punti a Imola sarebbero un grande grazie a tutti loro». A ruota, ecco le parole di Daniil Kvyat sul Gp dell’Emilia Romagna: «Non vedo l’ora che arrivi il fine settimana. È una pista molto emozionante e abbiamo fatto solo pochi giri prima della stagione per una giornata di riprese. In ogni caso, lo sapevo da quando ci ho corso in Formula Renault otto anni fa. È una bella pista vecchio stile con curve fantastiche ed è fantastico vederla di nuovo in calendario. Si spera di poter essere competitivi lì. È l’ennesima gara di casa, la terza in Italia e per me c’è stato anche il Gran Premio di Russia. Mi piace fare molte gare in Italia perché alla fine questo paese ha legami così forti con il motorsport ed è bello che ci stiamo andando. Dobbiamo anche fare i conti con solo un sabato e un weekend di domenica. Doveva essere qualcosa di nuovo, ma in realtà abbiamo testato il sistema e ne abbiamo già avuto un assaggio al Nürburgring! Significa che devi lavorare su una curva di apprendimento più ripida e c’è il rischio di non trovare la configurazione ideale con molta meno corsa. Ma è lo stesso per tutti, dobbiamo solo essere proattivi e farlo subito».
IL PUBBLICO
L’unica cattiva notizia riguarda il contorno. Con l’introduzione del nuovo Dpcm, non sarà possibile avere spettatori in tribuna. Il Gp dell’Emilia Romagna, dunque, si correrà a porte chiuse. «Peccato, ce l’avevamo messa tutta per metterci in condizioni di accogliere a Imola addetti ai lavori e appassionati nel migliore dei modi, assicurando il nostro supporto all’Amministrazione comunale e a Formula Imola», ha commentato la direttrice di If Imola Faenza Tourism Company, Marcella Pradella.