Faenza, tutto è pronto per la nuova edizione della Fiera di San Rocco dal 3 al 9 novembre
Anna Laura Motta - Faenza si prepara a festeggiare l'attesa 27ª edizione della Fiera di San Rocco, un evento che si terrà il 3 e il 9 novembre, rappresentando un'importante occasione di incontro per la comunità e i visitatori. Quest'anno, il filo conduttore e culturale della fiera sarà la figura della donna, esplorando tre periodi storici chiave per Faenza: il Medioevo, il Rinascimento, in particolare l'età della signoria manfrediana, e il periodo Neoclassico. Il tema, di grande attualità e significato, verrà celebrato attraverso molteplici eventi, quali conferenze, quadri viventi e sfilate dei costumi storici, insieme a esposizioni e visite guidate presso il Museo Internazionale delle Ceramiche (Mic), la Pinacoteca Comunale, Palazzo Milzetti e il Museo Diocesano. Particolare attenzione sarà riservata al Parco Tassinari, dove sarà ricreato il Borgo Medievale, curato dall'Accademia Medioevale, per rivivere le suggestive atmosfere del passato mediante accampamenti e zone di combattimento. Qui si svolgerà anche il terzo «Gran torneo delle armi e dei vessilli», che vedrà quattro contrade sfidarsi in diversi giochi medievali. Altri eventi da tenere in considerazione sono naturalmente le esibizioni degli sbandieratori e dei musici del Rione Verde, sempre presente alla fiera, che presenterà anche il mercato medioevale, i concerti e musica dal vivo, gli artisti di strada e i mercatini di artigianato e hobbistica.
Naturalmente, la fiera di San Rocco non deluderà neanche in fatto di gastronomia. Nei ristoranti e nei Circoli aderenti, aperti per l’intera giornata a partire dalle 10, si potrà gustare dalla semplice piadina a piatti della tradizione romagnola, tra cui il cappellaccio di San Rocco.
Un importante cambiamento per questa edizione è lo spostamento delle attività culturali, che normalmente si svolgono la settimana precedente la fiera, e che quest'anno vengono spostate a quella successiva. Questo cambiamento si rende necessario a causa della coincidenza della fiera con le festività dei Santi e la commemorazione dei defunti.